Oggi, sotto un cielo piovoso in piazza Duomo a Udine, è stato accolto con grande dolore e rispetto il feretro del Maggiore Alessio Ghersi, di 34 anni. Ghersi, pilota d’eccezione della Pattuglia acrobatica nazionale, ha tragicamente perso la vita in un incidente con un ultraleggero il 29 aprile scorso a Pradielis di Lusevera, incidente che ha coinvolto anche un suo parente, Sante Ciaccia.
Un Corteo di Amici e Colleghi
Per accompagnare Ghersi alla sua ultima dimora, un corteo di amici e colleghi ha formato una processione lungo le strade di Udine fino alla cattedrale della città, dove si sono svolte le esequie. Le autorità civili e militari, compresi i vertici dell’Aeronautica Militare, hanno partecipato alla cerimonia.
Il feretro è stato portato in chiesa sulle spalle degli altri piloti delle Frecce Tricolori, un gesto simbolico che ha sottolineato il rispetto e l’amicizia che legava Ghersi ai suoi compagni.
Commozione nel Duomo
Il Duomo di Udine era gremito di persone: amici, commilitoni e cittadini di Udine si sono stretti attorno ai familiari di Ghersi, offrendo il loro supporto e le loro condoglianze.
Durante l’omelia, il sacerdote che ha presieduto la celebrazione eucaristica ha sottolineato i valori che hanno ispirato la vita di Alessio Ghersi: l’umiltà, la generosità e la perseveranza nel raggiungere gli obiettivi.
“Valori che consegna ai giovani”
Il sacerdote ha affermato che questi sono “valori che consegna ai giovani, a tutta la comunità e a uomini e donne della Aeronautica militare affinché se ne facciano continuatori e interpreti”. Le parole del sacerdote hanno reso omaggio al contributo di Ghersi non solo come militare, ma come persona.
Le autorità militari presenti alla cerimonia non hanno rilasciato commenti ufficiali, preferendo rispettare la natura privata e personale del dolore di chi ha perso un caro.
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