Roma, 28 dicembre 2023 – Si chiama “In Regionale con Gusto – Scoperte enogastronomiche a portata di treno”, il nuovo viaggio su rotaia capace di fotografare le bellezze italiane dal finestrino di un treno: viste privilegiate dai treni del Regionale di Trenitalia, che ogni giorno collegano capillarmente i piccoli e grandi centri italiani, in un viaggio alla scoperta delle bellezze enogastronomiche dei dintorni di ogni regione.
Il viaggio in Friuli-Venezia Giulia di In Regionale con Gusto – Scoperte enogastronomiche a portata di treno segnala Ristoranti, Trattorie, Wine Bar e gelaterie migliori, tutte con la distanza a piedi dalla stazione.
Regione di confine tra Mediterraneo e Mitteleuropa, il Friuli-Venezia Giulia è da sempre un crocevia di culture e tradizioni diverse: una perla culturale ed enogastronomica che offre spunti di viaggio tra i più variegati e interessanti d’Italia. Una tappa obbligata per chi vuole immergersi nella natura e respirare le contaminazioni delle diverse popolazioni che l’hanno attraversata.
Tra mari, monti e bellezze naturalistiche senza eguali, con il primo itinerario si parte da Latisana, la vivace cittadina della Bassa attraversata dal Tagliamento, situata a pochi chilometri da Lignano Sabbiadoro capace di regalare un’accoglienza unica al turista del gusto. La prima tappa invita alla scoperta di un luogo dove il tempo sembra essersi fermato: Cervignano del Friuli, con i suoi castelli, le sue ville e i suoi palazzi, è un luogo dove perdersi tra storia e modernità.
La vista che si apre arrivati a destinazione è quella della maestosa Trieste: città internazionale, ponte verso l’Europa, ricca di storia e cultura. Soprannominata sin dal Settecento la Città del Caffè, ospita numerosi caffè letterali dallo stile retrò un tempo luogo di ritrovo di illustri scrittori, come Italo Svevo e James Joyces, e oggi di intellettuali contemporanei. A rendere unica Trieste il suo affascinante e luminoso lungomare neoclassico, il Castello di Miramare e la toccante Risiera di San Sabba, il grande complesso di edifici per la lavorazione del riso occupato dalle forze tedesche come campo di prigionia provvisorio per i militari italiani e successivamente trasformato Campo di detenzione e di polizia.
Ma anche Piazza Unità, una delle più grandi piazze d’Europa affacciate sul mare e il Faro della Vittoria contribuiscono ad arricchire con suggestivi elementi storici questa città di frontiera capace di incantare e sorprendere a ogni passo.
Altrettanto suggestiva e ricca di scorci indimenticabili anche la seconda proposta di viaggio che da Udine porta nella “città in trincea” di Gorizia. Un altro tragitto entusiasmante per conoscere punti di interesse storici e assaporare specialità interessati dalla cultura slava, germanica e latina. Udine, capitale della medievale Patria del Friuli, è oggi una città vivace in cui abbondano osterie, pub, taverne e ristoranti, locali alla moda. Nel suo affascinante centro storico, ricco di suggestive evocazioni medievali, domina il Castello, piazza Libertà simbolo del legame tra il Friuli-Venezia Giulia e La Repubblica di Venezia, e piazza Matteotti, anche nota come Piazza San Giacomo, salotto buono e luogo di incontro indiscusso per gli abitanti.
Si giunge poi a Cormons, tappa intermedia di questo itinerario. Cittadina dal tocco asburgico e simbolo della zona vitivinicola del Collio, è la meta ideale per i buongustai del vino da degustare passeggiando tra le vie del centro storico dove troneggia l’imponente Duomo di San Adalberto, unico nel suo genere, circondato dai resti dell’antica “centa” medioevale e il cui campanile per altezza è secondo solo a quello di Aquileia.
A concludere questo imperdibile viaggio, Gorizia, dove anche qui è possibile respirare l’influenza slovena e asburgica. Nominata Capitale della Cultura 2025 insieme a Nova Gorica, Gorizia invita a rallentare il passo per godere appieno di scorsi unici: d’obbligo la visita al castello medievale adagiato sul colle, con la sua Corte dei Lanzi fiore all’occhiello della fortificazione. Degne di nota le peculiarità di questa città come la forma triangolare di Piazza della Vittoria e le cupole a cipolla della Chiesa di Sant’Ignazio, il monumento più rappresentativo di Gorizia e Piazza della Transalpina, icona cittadina del secondo dopoguerra che segnava il confine tra Italia e Jugoslavia e che nel maggio 2004 venne definitivamente abbattuto, ufficializzando l’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea.
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