Appende gli sci al chiodo, lascia il corpo dei carabinieri e si dà ai fornelli, affrontando una nuova sfida, quella della gestione di un agriturismo a Sappada insieme alla cognata Evelyn! E’ la storia della giovane Eleonora Fauner, classe 97, nipote d’arte (ndr il campione Silvio Fauner è lo zio) che qualche settimana fa ha comunicato la sua volontà di lasciare il biathlon dopo una stagione che l’ha vista protagonista di importanti risultati in Coppa del Mondo e di dare l’addio all’arma dei carabinieri, dove era stata arruolata 5 anni fa.
“Il biathlon è stata la mia passione per molti anni, ora è arrivato il momento di abbracciarne una nuova, quella per la cucina” dichiara la bella Eleonora che, nel locale aperto dal fratello Filippo con la sua azienda agricola a Cima Sappada, preparerà il pane, i primi e i dolci.
Evelyne De Crignis, la cognata 23 enne è invece responsabile di sala. Haidille, questo il nome dell’agriturismo situato in località Plotzn sulla strada che conduce alle sorgenti del Piave, che, in sappadino significa fienile, quello che la struttura era fino a che non sono iniziati i lavori per fargli cambiare vocazione e diventare un locale caratterizzato da una imponente vetrata panoramica e dal legno che assume le forme più tipiche per rendere la sala accogliente e molto piacevole alla vista.
Al piano di sotto dell’agriturismo c’è la stalla con i 5 cavalli da tiro del papà di Filippo, Aldo Fauner, anch’egli ex fondista dei carabinieri e amante degli animali. E’ lui il “condottiero” che in inverno accompagna i turisti alla scoperta della vallata a bordo di una slitta o carrozza trainata dai cavalli. L’idea dell’agriturismo venne proprio ad Aldo e sua moglie Margherita, proprietari del b&b Voltan Haus, una delle strutture ricettive più caratteristiche di Sappada.
E domani i si compie il loro desiderio: i figli e la nuora daranno vita alla nuova attività di famiglia. Haidille con i suoi 70 coperti, un dehors che regala una suggestiva vista sull’imponente Monte Siera e sull’arco montano che lo affianca, propone la cucina tipica di montagna con una particolarità: tutta la carne in menù, bovina e suina, è biologica ed è quella delle mucche e dei maiali allevati nell’azienda agricola di casa.
“Usiamo tutte le parti dell’animale – spiega Eleonora – quindi il menù è molto dinamico e propone ciò che si decide di cucinare in quel giorno”. Canerderli, tagliatelle fatte in casa, zuppe di stagione, gnocchi ripieni di saurnschotte (formaggio fresco tipico della località) e gnocchetti di polenta con fonduta di formaggio locale figurano tra i primi che ogni giorno Eleonora cucinerà. Ricca la selezione di panini , focaccine con lardo noci e miele, anche questo di produzione di Eleonora.
“Tutta la materia prima è a km zero e principalmente della nostra azienda” racconta con fierezza la ex atleta che, alle medaglie ha preferito le pentole e, visti i presupposti, quella che si annuncia una brillante carriera da chef.
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