Argentina-Friuli, un ponte di opportunità per lavoro e imprese: l’assessore Bini a Udine

A Udine l’evento “Argentina-Friuli: un ponte di opportunità”. Bini: immigrazione di ritorno e formazione leve per colmare il gap di manodopera.

02 ottobre 2025 12:00
Argentina-Friuli, un ponte di opportunità per lavoro e imprese: l’assessore Bini a Udine -
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UDINE – Il reperimento di lavoratori qualificati rappresenta una delle sfide cruciali per il sistema produttivo del Friuli Venezia Giulia, come sottolineato nell’Agenda FVG Manifattura 2030. Per invertire la tendenza della cosiddetta “fuga dei cervelli”, la Regione punta su formazione avanzata e immigrazione di ritorno, con un occhio particolare al legame storico con l’Argentina.

Lo ha ribadito l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini, intervenendo all’evento “Argentina-Friuli: un ponte di opportunità”, ospitato nella sede di Confindustria Udine alla presenza del presidente degli industriali Luigino Pozzo.

La sfida della formazione e del ricambio generazionale

Secondo Bini, entro il 2050 la quota di over 65 in Friuli Venezia Giulia salirà al 34,6% della popolazione, mentre già oggi oltre il 40% delle imprese fatica a trovare personale qualificato.

Le elaborazioni del Centro studi della Camera di Commercio Pordenone-Udine stimano che tra il 2025 e il 2029 i datori di lavoro regionali dovranno inserire 73.000-82.400 nuovi lavoratori, di cui oltre 30.000 con laurea o titolo ITS. Decisivo, ha osservato l’assessore, sarà rafforzare la rete degli Istituti Tecnici Superiori e gli hub strategici per la ricerca, come le Innovation Platform avviate in collaborazione con il Cluster Legno e Arredo.

L’immigrazione di ritorno come risorsa

Il legame tra Friuli e Argentina, nato con la grande emigrazione di fine Ottocento che portò intere comunità friulane a contribuire alla crescita urbana di Córdoba, Rosario e Buenos Aires, può oggi trasformarsi in una leva per affrontare le carenze di manodopera.

«L’immigrazione di ritorno – ha affermato Bini – può essere una risorsa concreta per le imprese e per il futuro del nostro territorio, se supportata da strumenti che facilitino il rientro e l’inserimento lavorativo».

Crescita degli scambi commerciali

Il legame si rinnova anche attraverso l’export regionale verso l’Argentina, triplicato nel post-pandemia: dai 5,2 milioni del 2019 a 18,4 milioni di euro nel 2023, trainato da macchinari, apparecchiature e prodotti ad alto contenuto tecnologico.

L’esperienza di Back to Italy

Durante il convegno è stata presentata anche la startup udinese Back to Italy, che accompagna gli italiani all’estero intenzionati a rientrare, mettendoli in contatto con aziende in cerca di profili difficili da reperire e supportandoli nell’avvio di un nuovo percorso professionale e personale.

«Piattaforme come Back to Italy – ha concluso Bini – possono rappresentare un ponte tra Argentina e Friuli Venezia Giulia, favorendo nuove opportunità per chi decide di rientrare e per le imprese che cercano competenze strategiche».

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