Udine sul tetto del mondo: Pesce e Spanò dell'ASU sono oro ai Mondiali master di scherma
Due atleti ASU sul podio ai Mondiali master: Pesce oro nel fioretto e argento a squadre, Spanò secondo nella spada a squadre.
UDINE - Due straordinari risultati mondiali tingono d’argento e d’oro i colori dell’Associazione Sportiva Udinese. I maestri della scherma Filippo Pesce e Umberto Spanò hanno conquistato il Campionato del mondo master in Bahrain, riportando a casa tre medaglie complessive e confermando l’eccellenza friulana in pedana.
Oro iridato per Filippo Pesce nel fioretto individuale
Prestazione impeccabile per Filippo Pesce, vicepresidente dell’ASU, che ha dominato la prova individuale di fioretto, centrando un oro mondiale costruito assalto dopo assalto.
Il fiorettista udinese ha superato Kondoh, Gerli e Suarez in una serie di incontri molto combattuti, fino alla convincente semifinale contro Beaurenault. In finale, Pesce ha imposto un ritmo superiore, battendo Sirenko con un netto 10-4.
Un trionfo dal forte valore simbolico: Pesce è tornato alla scherma dopo trent’anni di stop, ritrovando una forma eccezionale e una determinazione che lo ha portato al titolo mondiale.
Argento per l’Italia nel fioretto a squadre
Alla medaglia d’oro individuale Pesce ha aggiunto un argento a squadre nella prova di fioretto maschile Veteran, insieme a Ugo Balestrieri, Jacopo Invernizzi, Fabio Di Russo e Lorenzo Richiardi.
La formazione azzurra si è arresa soltanto alla squadra francese, dopo un percorso brillante che l'ha condotta fino all’ultimo atto della competizione.
Umberto Spanò secondo nella spada a squadre
Non meno significativo il risultato di Umberto Spanò, protagonista nella gara a squadre di spada, dove l’Italia ha chiuso al secondo posto.
Spanò, debilitato da un’influenza che ne ha condizionato la gara individuale, ha trovato riscatto nella prova collettiva, insieme a Riccardo Bonsignore, Luca Magni, Giuseppe Marino e Giuliano Pianca.
Il team azzurro ha superato Hong Kong, Polonia e Ungheria, cedendo soltanto alla Germania in una finale combattuta fino all’ultima stoccata (45-40).
Una spedizione da incorniciare per la scherma friulana
Il bottino finale – un oro e due argenti – conferma la forza e la solidità della scuola udinese, capace di imporsi in un mondiale altamente competitivo e di portare il nome del Friuli ai vertici della scherma veterana.
Un risultato che premia anni di allenamento, competenza tecnica e passione, e che proietta gli atleti verso le prossime sfide internazionali, con lo sguardo già rivolto ai Mondiali 2026 di Tbilisi.