Negli ultimi anni, il cannabidiolo (CBD) ha attirato un interesse sempre maggiore, sia da parte della comunità scientifica che dei consumatori, grazie alle sue presunte proprietà terapeutiche. Tra gli aspetti più dibattuti emerge l’efficacia del CBD nel trattamento dei disturbi d’ansia.
Il CBD e il sistema endocannabinoide
Il CBD è uno dei principali fitocannabinoidi presenti nella pianta di Cannabis sativa. A differenza del tetraidrocannabinolo (THC), il CBD non possiede effetti psicoattivi, il che significa che non altera la percezione o lo stato mentale di chi lo assume. Questa caratteristica lo rende particolarmente utile per scopi terapeutici e per il supporto al benessere generale, senza gli effetti collaterali comunemente associati all’uso di cannabis ad alto contenuto di THC.
Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, ansiolitiche e analgesiche, il CBD è attualmente utilizzato in numerosi ambiti della medicina e del benessere. Le ricerche suggeriscono che possa contribuire alla riduzione dello stress e dell’ansia. il CBD è impiegato anche nel settore del recupero muscolare, specialmente tra atleti e sportivi, grazie alla sua capacità di ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore post-allenamento. Alcuni studi hanno inoltre evidenziato il potenziale del CBD nella gestione di condizioni dermatologiche, come acne ed eczemi, per via delle sue proprietà seboregolatrici e antiossidanti.
La sua versatilità e il profilo di sicurezza relativamente elevato lo rendono un’opzione sempre più diffusa per chi cerca soluzioni naturali per il proprio benessere, sia fisico che mentale.
Evidenze cliniche sull’efficacia del CBD nell’ansia
Diversi studi hanno investigato l’efficacia del CBD nel trattamento dei disturbi d’ansia.
Uno degli studi più recenti è stato riportato nell’articolo Therapeutic potential of cannabidiol (CBD) in anxiety disorders: A systematic review and meta-analysis (2024) pubblicato su Psychiatry Research. L’articolo evidenzia che il Cannabidiolo (CBD) ha una vasta gamma di proprietà terapeutiche. Queste proprietà dimostrate da studi preclinici e clinici comprendono più di semplici effetti anticonvulsivanti, anti-artritici, analgesici, antinfiammatori, antiossidanti, antitumorali, antiemetici, antipsicotici e neuroprotettivi.
È stato ipotizzato che il CBD abbia un potenziale nel trattamento di vari disturbi neuropsichiatrici e dell’ansia. Sulla base dei 316 partecipanti, la meta-analisi ha rivelato un sostanziale impatto significativo del CBD sull’ansia. Inoltre, questa meta-analisi si concentra sull’efficacia del CBD nel trattamento di disturbi d’ansia come il disturbo d’ansia generalizzato (GAD), il disturbo d’ansia sociale (SAD) e il disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Tuttavia, a causa della dimensione limitata del campione clinico, ulteriori prove dovrebbero essere effettuate se ritenute necessarie.
Dosaggio e modalità di somministrazione
La determinazione del dosaggio ottimale di CBD per l’ansia è complessa, poiché varia in base a fattori individuali come peso corporeo, metabolismo e gravità dei sintomi.
È importante notare che dosi elevate di CBD possono causare effetti collaterali come sonnolenza, secchezza delle fauci e variazioni dell’appetito. Pertanto, è consigliabile iniziare con una dose bassa e aumentarla gradualmente sotto supervisione medica.
Le modalità di somministrazione del CBD includono:
- Oli: somministrati per via sublinguale, permettono un assorbimento rapido nel flusso sanguigno.;
- Capsule: offrono una dose precisa, ma l’assorbimento è più lento a causa del metabolismo epatico;
- Vaporizzazione: consente un assorbimento rapido attraverso i polmoni, garantendo effetti quasi immediati;
- Creme: il CBD può essere applicato direttamente sulla pelle sotto forma di creme, lozioni o unguenti. Questo metodo è ideale per il trattamento di dolori muscolari localizzati, infiammazioni o problemi cutanei come acne ed eczema;
- Cerotti transdermici: una modalità meno comune ma efficace per il rilascio prolungato di CBD nel corpo. I cerotti vengono applicati sulla pelle e rilasciano gradualmente il composto nel flusso sanguigno, offrendo un effetto duraturo e costante, utile per chi necessita di un’assunzione prolungata senza dover ripetere frequentemente la dose.
La scelta della modalità di somministrazione dipende dalle esigenze personali, dalla rapidità con cui si desiderano ottenere gli effetti e dall’obiettivo terapeutico. È sempre consigliabile sperimentare con diversi metodi sotto la guida di un esperto per trovare la soluzione più adatta alle proprie necessità.
È importante anche rivolgersi a fornitori qualificati che vendano prodotti certificati, come la cannabis light di Weedzard, garantendo qualità, sicurezza e conformità alle normative vigenti, per un’esperienza d’uso affidabile e priva di rischi.
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