Paura sul Montasio, 4 giovani udinesi soccorsi a quota 2600 metri: «erano stanchi e impreparati» | FOTO
Chiusaforte, quattro escursionisti bloccati sul canalone Findenegg del Montasio salvati dal Soccorso Alpino ed elisoccorso dopo ore di intervento.


Un intervento complesso di soccorso alpino si è concluso attorno alle 18 di martedì 26 agosto sul Montasio, nel territorio di Chiusaforte, dopo la chiamata di quattro escursionisti udinesi in difficoltà sul canalone Findenegg.
Escursionisti bloccati a quota 2600 metri
I quattro, tutti tra i 30 e i 35 anni, avevano intrapreso la salita dal versante Nord lungo la via Amalia e, giunti in quota, avevano deciso di proseguire verso la vetta affrontando il canalone Findenegg, una via alpinistica storica aperta da uno dei pionieri dell’alpinismo nelle Alpi Giulie.
La stanchezza e la presenza di roccette friabili hanno però reso difficoltosi gli ultimi 150 metri, costringendoli a chiedere aiuto tramite il Nue112.

Operazione ostacolata da nebbie e nuvole
La centrale Sores ha attivato immediatamente la stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino, la Guardia di Finanza e l’elisoccorso regionale. Le condizioni meteo hanno reso l’intervento particolarmente complesso: la cima era avvolta da nebbie e nuvole, e ci è voluto tempo per permettere all’elicottero di individuare un varco sicuro.
Un tecnico del Soccorso Alpino è stato sbarcato sulla cresta del Montasio, nei pressi della via Kugy, da dove ha raggiunto a piedi gli escursionisti con lo zaino carico di materiali, riuscendo ad assicurarli con una corda e a condurli in sicurezza verso la vetta.

L’intervento dei soccorritori
Successivamente l’elicottero ha imbarcato altri due soccorritori per dare rinforzo. Una volta portati in cima, i giovani sono stati recuperati insieme ai tecnici in hovering sulla cresta, con due rotazioni che li hanno condotti ai Piani del Montasio.
In totale erano stati mobilitati anche una decina di altri soccorritori pronti a intervenire in caso di necessità. L’operazione si è conclusa senza conseguenze per i ragazzi, che hanno potuto rientrare illesi ma con una grande paura.


