Cinquant’anni di comunicazione e passione: Paolo Molinaro racconta la storia di Aipem
Il fondatore di Aipem, Paolo Molinaro, celebra 50 anni di comunicazione con il libro “L’arte di saperla raccontare”.


UDINE – Cinquant’anni di creatività, persone e campagne che hanno segnato la storia della comunicazione italiana. È questo il filo conduttore del libro “L’arte di saperla raccontare”, edito da Gaspari Editore, firmato da Paolo Molinaro, fondatore di Aipem, l’agenzia indipendente più longeva d’Italia nata nel 1975 nel capoluogo friulano.
Un racconto che parte dal cuore
Il volume non propone formule magiche per comunicare, ma invita a riscoprire il potere delle storie autentiche, quelle che sanno toccare le persone. Una narrazione che attraversa cinquant’anni di cambiamenti, dove pubblicità, emozione e visione si intrecciano per dare vita a un racconto umano e professionale.
L’anteprima del libro si è tenuta il 6 ottobre a Udine, davanti a un pubblico di amici, collaboratori ed ex colleghi. Durante la serata, Molinaro ha dialogato con Paolo Mosanghini, vicedirettore del Messaggero Veneto, ripercorrendo le tappe principali di un percorso iniziato con pennarelli, pellicole e sogni, e proseguito fino alla rivoluzione digitale.
Dalla sala da pranzo a un’agenzia internazionale
L’avventura di Aipem nasce in una sala da pranzo di casa, con la moglie Nerina al fianco come segretaria. Da lì è partita una storia che ha incontrato oltre 250 aziende in più di 80 Paesi, collaborando con alcuni dei più noti nomi dell’imprenditoria friulana come Snaidero, Pittini, Fantoni e Melzi.
Nel 1993 l’agenzia ha conquistato il Leone d’Argento a Cannes, riconoscimento internazionale che ha consacrato la creatività di un gruppo capace di unire visione e concretezza.
Dalle origini a Telefriuli e alla Trudi
Con emozione, Molinaro ha ricordato gli inizi: «Ero un operaio e un modesto pianista, nulla lasciava immaginare che avrei fatto della comunicazione la mia vita. Ma la pubblicità mi ha stregato, e da lì ho voluto ricominciare».
Negli anni della ricostruzione post-terremoto, Aipem divenne protagonista di progetti pionieristici. Nel 1977, Molinaro fu tra i soci fondatori di Telefriuli, ideandone il marchio, l’immagine coordinata e la raccolta pubblicitaria. Nello stesso periodo, l’agenzia firmò il primo catalogo della Trudi per la Fiera del Giocattolo di Milano, aprendo la strada a una lunga collaborazione con marchi italiani e internazionali.
L’arrivo della televisione e la svolta con Segafredo
La vera svolta arrivò nei primi anni Ottanta grazie a Segafredo Caffè, il primo cliente con cui Aipem portò la comunicazione in televisione. Fu un punto di rottura, che inaugurò una nuova stagione nel modo di concepire la pubblicità nel Nord Est e che consolidò il ruolo dell’agenzia nel panorama nazionale.
Un percorso tra innovazione e umanità
Nato a Colloredo di Monte Albano e cresciuto a Fagagna, classe 1945, Molinaro è oggi riconosciuto come una delle figure più significative della comunicazione italiana.
Tra le pagine del libro emerge un messaggio chiaro: innovazione e sensibilità umana devono sempre procedere insieme. Dalle campagne che hanno fatto scuola alla ricostruzione post-sisma, fino ai progetti più recenti che intrecciano intelligenza artificiale e creatività, Aipem ha sempre messo le persone e le loro storie al centro.
Cinquant’anni come nuovo inizio
«Festeggiare 50 anni – ha ricordato Molinaro – significa celebrare le persone, i clienti, i collaboratori e le idee che ci hanno permesso di scrivere questa storia. La comunicazione, quando è fatta bene, è un atto di cultura, di vita e di rispetto».
Questo anniversario, più che un traguardo, rappresenta un nuovo punto di partenza: quello di un’agenzia che continua a guardare al futuro con la stessa curiosità e passione che la fecero nascere nel 1975.