Cividale del Friuli ufficialmente tra i Borghi più belli d’Italia

Cividale del Friuli entra nei Borghi più belli d’Italia, un riconoscimento che premia storia, cultura e turismo sostenibile in Fvg.

07 giugno 2025 18:00
Cividale del Friuli ufficialmente tra i Borghi più belli d’Italia -
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CIVIDALE DEL FRIULI – L’ingresso ufficiale di Cividale del Friuli nel prestigioso circuito dei Borghi più belli d’Italia rappresenta un risultato di grande rilievo per la Regione Friuli Venezia Giulia. A sottolinearlo è stato l’assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini, durante la cerimonia di consegna della bandiera da parte del presidente dell’associazione nazionale dei Borghi, Fiorello Primi, al sindaco di Cividale, Daniela Bernardi.

Un riconoscimento che premia storia, cultura e territorio

L’ingresso nel circuito, che annovera oggi 375 “gioielli” in tutta Italia, valorizza la bellezza architettonica, il patrimonio storico e le eccellenze enogastronomiche di Cividale del Friuli, ma anche l’impegno della comunità locale nel promuovere un turismo autentico, sostenibile e consapevole. Bini ha elogiato l’Amministrazione comunale e gli operatori turistici per il traguardo, evidenziando la capacità del borgo di attrarre visitatori italiani e stranieri grazie alle sue ricchezze culturali e paesaggistiche.

Crescono i numeri del turismo

I dati dei primi quattro mesi del 2025 mostrano un aumento complessivo delle presenze superiore al 26%, con oltre 10.000 visitatori, di cui più di 4.350 stranieri, segnando una crescita del 45% rispetto al periodo pre-Covid. Con questo ingresso, salgono a quindici i Comuni del Friuli Venezia Giulia riconosciuti tra i Borghi più belli d’Italia.

Politiche regionali per il turismo sostenibile

L’assessore Bini ha evidenziato come questo risultato confermi l’efficacia delle politiche regionali mirate a uno sviluppo turistico equilibrato e di qualità, promuovendo il turismo lento e valorizzando il patrimonio culturale e ambientale. La Regione continuerà a investire nei piccoli centri, ritenuti custodi dell’identità più autentica del territorio, incentivando nuove opportunità per le comunità locali.

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