Seconda edizione per la “Coltiviamo la Cultura: Festa dell’Agricoltura nelle Dimore Storiche” Festa”, l’evento nazionale promosso dai gruppi giovani di Adsi (Associazione Dimore Storiche Italiane) e Confagricoltura Anga.
Appuntamento domenica 12 novembre nelle Dimore Storiche che apriranno le loro porte per accogliere e celebrare le aziende agricole del territorio, creando così un connubio straordinario tra cultura e agricoltura: la Festa diventa così un’occasione unica di connessione tra il ricco patrimonio storico e le eccellenze agricole locali.
In Friuli Venezia Giulia sono quattro le dimore che partecipano alla manifestazione: Villa Pace a Tapogliano, Casa Foffani a Trivignano Udinese, Villa del Torso Paulone a Brazzacco e Villa Vitas a Strassoldo.
I prodotti in esposizione saranno molti e per tutti i gusti come olio, vino, ortaggi, formaggi e latticini, pesce, funghi, cereali e farine.
Scopo della manifestazione è dunque quello di porre l’attenzione sullo stretto legame tra il mondo agricolo e quello delle dimore storiche, mostrando a cittadini e istituzioni l’importanza di questo connubio che è identificativo del nostro Paese. Esaltare il legame indissolubile tra cibo e territorio è quindi l’obiettivo della Festa dell’Agricoltura.
Villa Pace, via XXIV Maggio, 1, 33040 Tapogliano UD
Casa Foffani, piazza Giulia, 13, 33050 Clauiano UD
Villa Del Torso Paulone, Str. del Bosco, 16, 33030 Brazzacco UD
Villa Vitas, Via San Marco, 5 loc, 33052 Strassoldo UD
Associazione Nazionale Dimore Storiche
L’Associazione Dimore Storiche italiane, Ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia. Nata nel 1977, l’Associazione conta attualmente circa 4500 soci e rappresenta una componente significativa del patrimonio storico e artistico del nostro Paese. L’Associazione promuove attività di sensibilizzazione per favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore storiche, affinché tali immobili, di valore storico-artistico e di interesse per la collettività, possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori. Questo impegno è rivolto in tre direzioni: verso i soci stessi, proprietari dei beni; verso le Istituzioni centrali e territoriali, competenti sui diversi aspetti della conservazione; verso la pubblica opinione, interessata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Paese.
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