In un mondo ancora segnato dalle conseguenze sociali del Covid-19, l’Università di Udine e il Ricreatorio San Michele Arcangelo di Cervignano del Friuli si uniscono in un’iniziativa di grande impatto emotivo e culturale. Domani, domenica 18 febbraio, alle 17.30 presso il Teatro Aurora di Cervignano, si terrà lo spettacolo-concerto “Fragili nuvole inquiete”, un evento che promette di essere un faro di luce nella nebbia del disagio post-pandemico, offrendo un’occasione unica per ritrovare quel senso di appartenenza a una comunità che la pandemia ha eroso.
L’arte come veicolo di guarigione
L’iniziativa, nata dalla collaborazione con il Folk Club Buttrio, vede al centro la figura di Pier Luca Montessoro, cantautore e docente, insieme a Emanuele Battistella, neo laureato in ingegneria elettronica e presidente dell’Associazione Ricreatorio San Michele Arcangelo. L’evento si propone di affrontare e mitigare il disagio emotivo attraverso la potenza evocativa della musica e del teatro, strumenti potenti per riconnettere le persone e ripristinare quel senso di comunità tanto necessario oggi.
La musica: un ponte tra le persone
Il repertorio di Montessoro, che spazia da temi legati al territorio friulano a riflessioni più universali sull’esistenza, sarà accompagnato da arrangiamenti del maestro Arno Barzan e l’esecuzione di musicisti di calibro come Lorenzo Marcolina al clarinetto e sax, Ermes Ghirardini alle percussioni e Francesca Smiraglia alla voce. Tra i brani, spiccano “Il castello” e “Ritratto”, quest’ultimo premiato a “Donne d’amore 2023”. Un’esperienza sensoriale che si distacca dalla connessione virtuale per abbracciare la presenza fisica e emotiva, offrendo un nutrimento essenziale per l’anima in un momento di grande bisogno.
Ricostruire le relazioni dopo il Covid
Montessoro, attraverso il suo impegno didattico e artistico, ha osservato da vicino le difficoltà dei giovani nel periodo post-pandemico: ansie, frustrazioni e un senso di isolamento che hanno minato le relazioni interpersonali. Questo evento rappresenta una risposta concreta a tale situazione, un invito a lasciare lo schermo per immergersi in un’esperienza collettiva di bellezza e condivisione.
Un appuntamento da non perdere
“L’evento a Cervignano del Friuli non è solo un concerto, ma un vero e proprio atto di cura verso la nostra comunità”, sottolineano gli organizzatori. Un’opportunità per tutti, giovani e meno giovani, di riscoprire la gioia del contatto umano e della condivisione culturale. L’ingresso è gratuito, segno della volontà di rendere accessibile a tutti questo momento di ritrovo e riflessione.
In un tempo che ancora porta i segni di una pandemia globale, iniziative come quella di domani a Cervignano rappresentano piccoli, ma significativi, passi verso la normalizzazione delle relazioni sociali e la rigenerazione del tessuto comunitario. Un evento imperdibile per chi crede nella forza della musica e dell’arte come veicoli di guarigione e speranza.
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