Anche in materia di giochi il Friuli Venezia Giulia sfoggia una tradizione importante, con diversi esempi di passatempi – divertenti – che raccontano a loro modo un pezzo di storia di territorio. Si tratta di forme di intrattenimento semplici ma che allo stesso tempo – negli anni – si sono rivelate molto preziose per la socializzazione. Tanti di questi giochi tipici si svolgevano nelle osterie e nelle piazze delle città, in alcuni casi sono praticati ancora oggi, in un mondo trasformato dalla Rete. Nell’era digitale, infatti, è il web ad avere uno spazio centrale nell’occupazione del tempo libero e questi passatempi hanno perso di certo la loro centralità: è veramente difficile vederli menzionati in un blog sul mondo dei giochi o su qualche sito simile, tuttavia conservano un valore culturale significativo. Ci occupiamo dunque di passarne in rassegna alcuni, descrivendoli in maniera dettagliata.
Morra
Partiamo allora intanto dalla morra. La morra è senza dubbio uno dei giochi più antichi e diffusi in Friuli Venezia Giulia ed è davvero rapido e divertente. I giocatori si trovano uno di fronte all’altro (due o anche di più) e alzano nello stesso momento alcune dita della mano gridando un numero, che dovrebbe corrispondere alla somma delle dita alzate da tutti i partecipanti. Chi indovina il numero titolare guadagna un punto e si passa subito al turno successivo. Il gioco procede davvero in maniera rapida e si rende necessaria dunque una grande abilità nel calcolo e nell’intuito, oltre che ovviamente nel tenere il punteggio. In realtà, le origini del gioco della morra sono ben più lontane nel tempo, anche se nell’antichità il passatempo aveva nomi diversi. Non dimentichiamo poi che esistono tante varianti come la morra cinese con sasso, carta e forbici.
Slapide
C’è poi un altro gioco friulano che è lo slapide, noto anche come “gioco della moneta”. Questo passatempo era tra i più frequenti all’interno delle piazze friulano e i vari giocatori si riunivano per lanciare una moneta (o un piccolo disco di metallo) contro un muro, con l’obiettivo di farla cadere più vicino possibile a una linea che veniva tracciata sul terreno. Per vincere era necessaria tanta precisione, ma anche strategia e senso della distanza, un po’ come nel gioco delle bocce. Oggi lo slapide si pratica davvero poco, ma è possibile rivederlo in qualche festa tradizionale nelle terre friulane.
Pelota friulana
Chiudiamo con un altro gioco tradizionale come la pelota friulana, che rappresenta una variante locale della più famosa pelota basca. Il gioco è stato introdotto in Friuli per via delle influenze culturali con le regioni confinanti. Il gioco consiste nel lanciare la palla contro un muro o una parete molto grande cercando di fare in modo che l’avversario non riesca a rispondere dopo il rimbalzo. Per lanciare la palla si adopera la mano, usata a forma di racchetta. Per vincere bisogna essere piuttosto atletici perché è necessario correre da una parte all’altra dopo il rimbalzo, ma è necessaria anche una buona strategia e tecnica nel colpo. Oggi questo passatempo è caduto in disuso e ha lasciato il posto a sport più moderni come il tennis, ma conserva senza dubbio ancor oggi tutto il suo fascino.
Oltre ai giochi menzionati, la traduzione ludica friulana prevede molte altre forme di intrattenimento che meritano senza dubbio di essere menzionate. Tra queste il ‘pindul’, gioco che prevede il lancio di una palla con un bastone e ricorda vagamente il baseball, ma anche i ‘birilli’ che sono una versione più antica del bowling, e poi il famoso ‘tiro alla fune’ che tuttora è praticato nelle sagre e nelle feste paesane.
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