Dal Salento ad Aquileia, il progetto di ricerca che unisce pizzica e furlana

Ad Aquileia parte la ricerca congiunta tra Friuli e Salento sulle radici comuni di pizzica e furlana con concerto e studi congiunti.

16 ottobre 2025 09:13
Dal Salento ad Aquileia, il progetto di ricerca che unisce pizzica e furlana -
Condividi

AQUILEIA (UD) – Prende avvio un progetto di ricerca che intreccia musica, tradizione e identità tra due territori distanti ma legati da antiche radici culturali: il Salento e il Friuli Venezia Giulia. “Dal Salento ad Aquileia” nasce dalla collaborazione tra la Fondazione La Notte della Taranta e la Fondazione Aquileia, con il sostegno delle Regioni Puglia e Friuli Venezia Giulia. L’obiettivo è esplorare le matrici comuni di due danze popolari secolari: la pizzica pizzica e la furlana.

Un ponte culturale tra Sud e Nord

Il progetto vuole indagare le origini condivise e le funzioni sociali delle due danze, mettendole in dialogo come espressioni di identità collettiva e memoria viva. Non si tratta solo di un confronto stilistico, ma di un percorso che unisce ricerca storica, musicologia ed etnografia, con l’intento di costruire ponti culturali e nuovi modelli di tutela del patrimonio immateriale.

L’avvio del progetto con il concerto ad Aquileia

Le attività iniziano sabato 18 ottobre ad Aquileia, nello spazio coperto del Terminal Unesco, con il concerto gratuito dell’Orchestra Popolare La Notte della Taranta, organizzato in collaborazione con il Comune di Aquileia.
L’evento sarà preceduto da un incontro a Palazzo Brunner-Segré, che riunirà rappresentanti istituzionali, studiosi e esperti del patrimonio coreutico e musicale per discutere le prime linee di ricerca e le future fasi del progetto.

La danza della tradizione: la pizzica e la furlana

La furlana, di origine friulana, è una danza vivace attestata sin dal Cinquecento, capace di attraversare i secoli fino ad approdare nella musica colta barocca europea. Ancora oggi accompagna feste popolari e rievocazioni.
La pizzica, invece, è una danza popolare salentina dalle radici arcaiche, nata da antichi riti terapeutici e comunitari e divenuta nel tempo una forte espressione identitaria del territorio. Il progetto intende rileggere le connessioni simboliche e rituali tra le due tradizioni, esplorando il modo in cui entrambe si sono evolute senza perdere vitalità.

Un concerto tra storia e contaminazioni musicali

Sul palco di Aquileia, l’Orchestra Popolare proporrà un repertorio che attraversa ventotto anni di tradizione, dagli arrangiamenti di Ludovico Einaudi e Carmen Consoli alle versioni contemporanee di Dardust e David Krakauer.
Tra i brani più attesi, “Mamma la rondinella”, “Fimmine fimmine”, “Su picculina” e “Kalìnifta”, simboli di un repertorio che unisce memoria, ritmo e identità collettiva. Sul palco, oltre ai musicisti e danzatori salentini, si alterneranno strumenti della tradizione come tamburelli, mandole e violini, che accompagneranno le voci di interpreti e ballerini simbolo della cultura popolare meridionale.

Le fasi della ricerca accademica

“Dal Salento ad Aquileia” si articola in più fasi: la creazione di un Comitato scientifico, l’attivazione di borse di studio per giovani ricercatori, due convegni di approfondimento (uno in Puglia, uno in Friuli Venezia Giulia) e la pubblicazione di una monografia scientifica curata dalla Fondazione Aquileia.
Parallelamente sono previste attività partecipative e momenti pubblici di condivisione, per coinvolgere le comunità locali nella trasmissione del patrimonio culturale immateriale.

Un dialogo tra territori e identità

Il progetto, sostenuto da enti regionali e istituzioni culturali, rappresenta un laboratorio di ricerca e cooperazione tra Nord e Sud d’Italia.
Attraverso il confronto tra pizzica e furlana, due danze nate in contesti diversi ma accomunate da una profonda funzione sociale e simbolica, il percorso mira a valorizzare la diversità culturale come elemento di unità.
Aquileia, con la sua storia di crocevia tra popoli e culture, diventa così il luogo simbolico da cui parte una nuova alleanza tra tradizione, ricerca e innovazione.

Segui Prima Udine