Nasce l’Ecomuseo delle Rogge: due eventi a novembre e dicembre tra memoria, acqua e cultura del territorio

Due eventi al Mulino di Adegliacco tra novembre e dicembre segnano la nascita dell’Ecomuseo delle Rogge tra memoria e sostenibilità.

07 novembre 2025 23:00
Nasce l’Ecomuseo delle Rogge: due eventi a novembre e dicembre tra memoria, acqua e cultura del territorio -
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UDINE — Si avvicina la nascita ufficiale dell’Ecomuseo delle Rogge, una realtà culturale e territoriale in costruzione che dal 2022 valorizza l’antico “Asse delle rogge di Udine e Palma”, il sistema di canali che da secoli attraversa e unisce i territori di Udine e Palmanova.

In vista del riconoscimento formale dell’ecomuseo, sono in programma due iniziative di rilievo che rappresentano tappe fondamentali nel percorso verso la costituzione della sede museale stabile al Mulino storico di Adegliacco (già Dominissini).

Un progetto di valorizzazione condivisa

Promosso dai Comuni di Reana del Rojale e Tavagnacco, con la collaborazione dell’Associazione Anthropoi XXI APS, il progetto dell’Ecomuseo delle Rogge intende preservare e valorizzare la memoria storica, antropologica e ambientale delle rogge friulane — un patrimonio identitario costruito nei secoli dal rapporto tra acqua, lavoro e comunità.

Ad oggi, il museo esiste in forma di mostra permanente in divenire, con allestimenti che mirano a diventare il nucleo fondativo della futura sede museale.

14 novembre: il film “L’operosità dell’acqua”

Il primo appuntamento è previsto giovedì 14 novembre alle ore 18, presso il Teatro Immersivo Paolo Maurensig di Feletto Umberto.

Verrà presentato il filmato “L’operosità dell’acqua. Memoria, mestieri e paesaggi attorno agli opifici idraulici di ieri e di oggi”, un racconto audiovisivo che intreccia storia, cultura materiale e sostenibilità, attraverso la voce dei luoghi e delle persone che un tempo vivevano grazie ai mulini, ai battiferro, ai follatoi e alle segherie.

Il progetto, realizzato in forma di storytelling visivo, restituisce la centralità del lavoro idraulico come elemento fondante dell’economia locale, e invita a riscoprire un modello di produzione rispettoso dell’ambiente, oggi più che mai attuale.

Il film entrerà a far parte in modo permanente dell’allestimento del Mulino di Adegliacco, dove sarà visibile nella sezione dedicata ai mestieri tradizionali e alla memoria collettiva.

4 dicembre: la mostra “Guerra e pane”

Mercoledì 4 dicembre aprirà al Mulino di Adegliacco la mostra temporanea “Guerra e pane”, visitabile fino al 17 maggio 2026.

L’esposizione, curata da Anthropoi XXI APS, affronta i temi della produzione alimentare durante i due conflitti mondiali, indagando l’organizzazione della capacità produttiva industriale e familiare del Friuli Venezia Giulia in anni di privazioni e trasformazioni.

Attraverso documenti d’archivio, oggetti, testimonianze fotografiche e materiali multimediali, la mostra esplora i modi di sussistenza delle famiglie e delle truppe militari, raccontando il ruolo centrale del lavoro femminile, la creatività contadina e la resilienza delle comunità.

Si tratta di un approfondimento antropologico ed etnografico che si inserisce perfettamente nella missione dell’Ecomuseo, quella di raccontare la quotidianità e la memoria collettiva attraverso le pratiche del vivere e del produrre.

Il percorso espositivo “Racconti di pane”

I due eventi di novembre e dicembre permetteranno ai visitatori di conoscere anche il percorso espositivo già allestito nel Mulino di Adegliacco: “Racconti di pane. I cereali dal chicco al fuoco”, un itinerario multisensoriale che racconta, attraverso archivi, immagini e oggetti d’epoca, la microeconomia rurale di un territorio che nell’Ottocento contava ben ventitré opifici idraulici attivi per la produzione di farina.

L’allestimento invita a riflettere sul valore sociale e ambientale delle antiche filiere locali, oggi simbolo di sostenibilità e resilienza comunitaria.

Il Mulino di Adegliacco, edificato nel XIV secolo, fa parte del più antico sistema di canalizzazione del Friuli, riconosciuto come tale dal decreto ministeriale del 16 ottobre 1956. Il primo documento che cita l’“Asse delle rogge di Udine e Palma” risale addirittura al 1171, a testimonianza di una tradizione millenaria.

Una rete di istituzioni e collaborazioni

Il progetto è realizzato con il partenariato dei Comuni di Reana del Rojale e Tavagnacco, e con la partecipazione di numerose realtà culturali e istituzionali:
la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, la Cineteca del Friuli, l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese, l’Istituto Comprensivo di Tavagnacco, Confcommercio – Gruppo Panificatori, l’Azienda Agricola Tonutti, l’Associazione Oltre il 21 FVG e il Circolo Culturale Cavalicco 2000.

Il progetto “Racconti di pane” ha inoltre ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, a conferma del valore nazionale dell’iniziativa.


Per informazioni:
📞 Monica Peron, presidente Associazione Anthropoi XXI APS – 335 106 7518
📧 Ufficio stampa: Melania Lunazzi – 349 5208243 | [email protected]

L’Ecomuseo delle Rogge si prepara così a diventare una nuova realtà culturale diffusa, dove acqua, memoria e paesaggio si intrecciano per raccontare la storia e l’identità del territorio friulano.

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