Condannato per maltrattamenti, ora accusato di stalking: ex calciatore dell'Udinese torna alla sbarra

Ex calciatore dell’Udinese condannato per maltrattamenti, ora accusato di stalking: udienza preliminare a Udine, coinvolta anche l’ex compagna.

01 ottobre 2025 09:26
Condannato per maltrattamenti, ora accusato di stalking: ex calciatore dell'Udinese torna alla sbarra -
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UDINE – Un ex calciatore dell’Udinese, oggi 41enne, è stato condannato a 2 anni e 3 mesi per maltrattamenti, lesioni personali e danneggiamenti nei confronti dell’ex compagna. La pena, ridotta in appello a 2 anni e 2 mesi, viene scontata nel carcere di via Spalato, dove l’uomo si trova dal marzo scorso in regime di semilibertà: lavora di giorno e rientra la sera nell’istituto penitenziario.

La nuova accusa di stalking

Martedì 30 settembre l’ex atleta è tornato davanti al tribunale, assistito dagli avvocati Alberto Tedeschi e Samanta Mosca, per rispondere all’accusa di atti persecutori. Davanti al giudice Carlotta Silva si è presentata anche l’ex compagna, 34enne, parte offesa, seguita dall’avvocato Ludovico Rinoldi.

La controquerela

Nel procedimento è coinvolta anche la donna, che risulta indagata per lesioni aggravate in concorso per un pestaggio ai danni dell'ex compagno avvenuto davanti al Caffè Delser in centro a Udine, oltre che per abbandono di minore.

Gli episodi contestati

I fatti risalgono ai primi mesi del 2023, mentre le problematiche della coppia sarebbero iniziate già nel 2018. Secondo l’accusa, nel 2020 l’ex calciatore avrebbe colpito la compagna, dopo anni di insulti e minacce anche davanti ai figli. Tra gli episodi contestati: la distruzione di oggetti di casa e intimidazioni legate alla diffusione di foto intime.

La situazione processuale

Il gup ha rinviato l’udienza al 23 dicembre, tempo utile per i legali a valutare un possibile accordo tra le parti, dato che in questa fase le querele possono ancora essere rimesse.

La perizia psichiatrica

Per l’ex bianconero è stata disposta una perizia psichiatrica al fine di valutare la capacità di intendere e volere durante gli episodi contestati. Secondo la difesa, i suoi comportamenti sarebbero collegati agli effetti di terapie farmacologiche assunte per una depressione successivamente diagnosticata come disturbo bipolare.

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