A Udine il festival vicino/lontano racconta il mondo attraverso gli "scarti"

Ad Udine il festival vicino/lontano riflette sul tema dello "scarto" con oltre 200 ospiti e il Premio Terzani dedicato ai giornalisti uccisi a Gaza.

06 maggio 2025 16:30
A Udine il festival vicino/lontano racconta il mondo attraverso gli "scarti" -
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UDINE – Torna a scuotere le coscienze il festival vicino/lontano, che dal 7 all’11 maggio accende il cuore del capoluogo friulano con la sua 21ª edizione, portando con sé oltre 200 voci del pensiero contemporaneo e più di 100 eventi pubblici. Tema portante di quest'anno è "scarto", parola-chiave che attraversa il nostro tempo, simbolo delle fragilità globali, delle tensioni geopolitiche e delle contraddizioni sociali.

Riflessioni sul mondo che cambia

Il festival, curato da Paola Colombo, Franca Rigoni e Álen Loreti, si propone come spazio di confronto e pensiero critico su ciò che viene messo ai margini: gli scartati, i dimenticati, gli invisibili. E lo fa chiamando a raccolta esponenti di primo piano del giornalismo, della cultura, della filosofia e dell’impegno civile. Tra i nomi attesi a UDINE figurano Lucio Caracciolo, Francesca Mannocchi, Marco Damilano, Toni Capuozzo, Maura Gancitano, Helena Janeczek, Ibtisam Azem, Angela Terzani, Giada Messetti, Wael Al Khalout, Safwat Al Dahout, Daniel Schulz, Pier Aldo Rovatti, Vittorio Lingiardi, Fabio Geda e Gianluca Costantini.

Una doppia lectio per aprire il dialogo

Ad aprire ufficialmente il festival, mercoledì 7 maggio alle 18.30 nella suggestiva cornice della Chiesa di San Francesco, una doppia lectio magistralis affidata a due grandi nomi: Tomaso Montanari, storico dell’arte e rettore dell’Università per Stranieri di Siena, e Paola Caridi, saggista e giornalista, vincitrice del Premio Kapuściński 2024.

Montanari proporrà una riflessione dal titolo “Quando sono debole, è allora che sono forte. La profezia degli scartati”, in cui parlerà dello "scarto" come gesto capace di modificare i paradigmi dominanti. Il giorno successivo, parteciperà a un incontro sul patrimonio culturale e sull’educazione al dialogo.

Paola Caridi invece toccherà il cuore del dramma in Medio Oriente con “Non dimenticare un solo nome. Elegia per i sudari di Gaza”, un racconto doloroso e necessario che restituisce dignità alle vittime di un conflitto disumanizzante.

Voci e volti per non dimenticare

Il programma del 7 maggio prosegue con la prima italiana del video “Nel mirino della memoria. Ritratti dei giornalisti uccisi in Palestina”, realizzato da Gianluca Costantini in collaborazione con il Committee to Protect Journalists di New York e prodotto dal FIFDH di Ginevra. Si tratta di un'opera intensa e partecipata che trasforma la memoria in denuncia visiva, attraverso i volti dei giornalisti assassinati nella Striscia di Gaza.

Il premio Terzani nel segno della memoria

Sabato 10 maggio, alle 21, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, si terrà la serata clou con la consegna del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani, quest’anno eccezionalmente assegnato alla memoria dei giornalisti caduti a Gaza.

A ritirare simbolicamente il premio saranno i reporter di Al-Jazeera Wael al-Dahdouh e Safwat al-Kahlout, in rappresentanza di una categoria che ha pagato un prezzo altissimo nel racconto del conflitto: 210 giornalisti uccisi, come ha ricordato la giuria presieduta da Angela Terzani Staude.

Durante la serata, moderata da Marco Damilano, interverranno Francesca Mannocchi, Paola Caridi, il medico della Croce Rossa Stefano Di Bartolomeo e alcuni attori che daranno voce a poesie palestinesi tratte dalla raccolta “Il mio grido è la vostra voce” (Fazi), accompagnati da interventi musicali del Vicino/lontano Ensemble.

I biglietti numerati per la serata saranno disponibili gratuitamente, a partire da mercoledì 7 maggio, presso la biglietteria del teatro.

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