Foresta di Tarvisio, Fedriga: “Patrimonio da tutelare e valorizzare con l’uomo protagonista”

A Malborghetto celebrazioni per i 40 anni del Fec nella foresta di Tarvisio: Fedriga e Zannier sottolineano tutela e sviluppo sostenibile.

23 settembre 2025 11:00
Foresta di Tarvisio, Fedriga: “Patrimonio da tutelare e valorizzare con l’uomo protagonista” -
Condividi

MALBORGHETTO – La foresta di Tarvisio, una delle più grandi d’Europa, è stata al centro delle celebrazioni per i 40 anni del Fondo edifici di culto (Fec), cui appartiene la millenaria area boschiva al confine tra Italia, Austria e Slovenia.

All’evento hanno preso parte il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche Stefano Zannier e l’assessore alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti.

Fedriga: equilibrio tra uomo e natura

“La foresta di Tarvisio è un patrimonio naturalistico e turistico che siamo riusciti a difendere grazie alla presenza di una comunità viva e operante – ha dichiarato Fedriga –. Solo nella convivenza tra uomo e natura possiamo garantire un futuro alla montagna”.

Il governatore ha ribadito la volontà della Regione di agire con responsabilità ed equilibrio, offrendo alle comunità locali opportunità concrete per rimanere e prosperare. Ringraziando il ministro Piantedosi per la presenza, ha inoltre sottolineato la necessità di una sinergia istituzionale, definita “una caratteristica virtuosa del Friuli Venezia Giulia”.

Zannier: gestione sostenibile e biodiversità

“La foresta di Tarvisio è un patrimonio immenso non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche storico e culturale – ha spiegato Zannier –. Per questo la Regione promuove da tempo politiche di tutela della biodiversità”.

L’assessore ha evidenziato come il patrimonio forestale regionale sia cresciuto negli anni e come sia necessario gestirlo in modo sostenibile: “Non prendersi cura delle foreste significherebbe esporci a rischi; al contrario, la corretta gestione richiede operatori preparati e supportati”.

Un santuario di biodiversità

Durante l’evento è stato ricordato come la foresta rappresenti un vero santuario della natura: tra abeti e faggi secolari vivono la lince, l’orso bruno, il gallo cedrone e lo stambecco, oltre agli straordinari abeti di risonanza, piante di abete rosso dalle caratteristiche uniche, ancora oggi ricercate dai più celebri liutai.

La gestione della foresta, un ecosistema di elevata biodiversità incastonato in un’area di confine, era affidata al Corpo forestale dello Stato fino al 2017, ed è ora sotto la responsabilità del Raggruppamento Biodiversità dei Carabinieri.

Segui Prima Udine