Cividale del Friuli (UD) – La vocazione internazionale e la salvaguardia della cultura e delle tradizioni locali, che rappresentano l’anima del Convitto Nazionale ‘Paolo Diacono’ di Cividale del Friuli, sono perfettamente sintetizzate in “Studiare in Friuli”, il progetto di interscambio per i discendenti dei corregionali all’estero, che quest’anno riparte con la 22^ edizione.
Il Progetto, promosso dal Convitto e dall’Ente Friuli nel Mondo e realizzato grazie al fondamentale sostegno di Fondazione Friuli, Regione FVG, CiviBank e Comune di Cividale del Friuli, mette a disposizione ormai da 21 anni una ventina di borse di studio per permettere agli studenti di frequentare le Scuole Superiori del Convitto o altre Scuole della Provincia di Udine, nonché per offrire ai discendenti dei corregionali emigrati all’estero la possibilità di conoscere la terra dei loro avi, la cultura e le radici del popolo friulano.
Nel corso degli anni il progetto ha portato nella nostra regione oltre cinquecento giovani provenienti da Venezuela, Argentina, Brasile, Panama, Perù, Uruguay, Belgio, Romania, Canada, Australia, Olanda, Francia e Germania, che hanno avuto l’opportunità di frequentare un anno scolastico nei licei del Convitto o negli istituti tecnici e professionali del cividalese e della provincia di Udine e di scoprire o riscoprire le radici della propria famiglia.
Il Rettore/Dirigente Scolastico del Convitto Nazionale, dott.ssa Alberta Pettoello, ha osservato: “Siamo consapevoli dell’elevato valore formativo che il progetto di interscambio porta con sé, nell’arricchimento del bagaglio culturale dei giovani, in un’ottica di cittadinanza che coniuga formazione interculturale e identità locali. Studiare in Friuli favorisce una formazione rivolta all’internazionalità, all’interculturalità e alla conoscenza delle lingue locali e comunitarie e, in particolare, contribuisce a rinsaldare i rapporti delle comunità dei corregionali all’estero con la loro terra natia.”.
Rimani sempre aggiornato in tempo reale, iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram. Per segnalazioni 327 94 39 574