Il Friuli apre al "Tecnico geo-forestale". Ecco la nuova figura e di cosa si tratta

Il FVG regione apripista: accordo tra categorie, scuole e istituzioni

16 dicembre 2025 15:37
Il Friuli apre al "Tecnico geo-forestale". Ecco la nuova figura e di cosa si tratta -
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Il Friuli Venezia Giulia si candida a fare da apripista, a livello nazionale, nella promozione di una figura professionale moderna e strategica: il tecnico geo-forestale. Con un accordo condiviso da associazioni di categoria, istituti scolastici, enti di formazione, soggetti territoriali e imprese boschive, si mira a introdurre e strutturare una nuova professionalità in grado di rispondere alle esigenze operative, tecnologiche e gestionali della filiera bosco-legno, da formare in un percorso quadriennale all’Isis Solari di Tolmezzo.

Il tecnico geo-forestale rappresenta una figura di cerniera tra gli operatori forestali e i dottori forestali: un professionista con competenze trasversali che spaziano dalla meccanica all’informatica, dalla topografia alla gestione dei cantieri, fino al supporto nella componente burocratica e amministrativa. Negli ultimi anni le imprese forestali del Friuli Venezia Giulia hanno conosciuto una forte crescita e un significativo processo di ammodernamento: oggi operano con macchinari avanzati, meccanizzati e a gestione elettronica, che richiedono competenze tecniche specifiche per una corretta pianificazione e gestione delle attività. In questo contesto, il tecnico geo-forestale può tradurre i progetti elaborati dai dottori forestali in azioni operative concrete, garantendo efficienza, sicurezza e sostenibilità.

La figura risulta inoltre di grande utilità anche per le pubbliche amministrazioni e gli enti locali, che necessitano di competenze tecniche intermedie per la gestione del patrimonio forestale, dei cantieri e delle procedure collegate. Il percorso formativo del tecnico geo-forestale non è un punto di arrivo, ma può costituire anche una base solida per la prosecuzione degli studi, consentendo l’accesso successivo ai due ITS presenti in filiera o ai corsi di laurea.

Le imprese boschive oggi sono profondamente cambiate: lavoriamo con tecnologie avanzate e cantieri sempre più complessi. Il tecnico geo-forestale è quindi una figura fondamentale per accompagnare questa evoluzione e rendere il lavoro più efficiente e strutturato”, dichiara Mirco Cigliani, presidente di Legno Servizi e titolare di un’impresa boschiva. “Serve una figura che sappia parlare sia il linguaggio operativo delle imprese sia quello tecnico della progettazione forestale - sottolinea Stefano Casagrande, presidente di AIBO FVG e titolare di un’impresa boschiva -. Il tecnico geo-forestale risponde a questa esigenza e rappresenta un tassello essenziale per il futuro del settore forestale regionale”.

"L'economia del legno è sempre più importante in Friuli Venezia Giulia e la nuova figura di tecnico geo-forestale proposta dall'ISIS Solari rappresenta un passo avanti strategico in questa direzione – conferma Edi Snaidero, presidente Cluster Legno Arredo Fvg -. Grazie al nuovo percorso si potrà infatti valorizzare l'economia di settore, garantire un ricambio generazionale tra i tecnici nonché favorire lo sviluppo sociale nei territori montani proponendo nuove professionalità sia alle imprese che alle amministrazioni locali".

“La filiera foresta-legno ha compiuto importanti progressi negli ultimi vent’anni, tornando a rappresentare un elemento centrale nella gestione del territorio e nell’economia delle aree montane - aggiunge il presidente di Confartigianato Udine,  Graziano Tilatti - Uno sviluppo reso possibile anche dall’introduzione di tecniche e tecnologie innovative, che richiedono professionalità nuove e competenze in linea con l’evoluzione dei sistemi di lavorazione. Il profilo professionale del tecnico geo-forestale offre ai giovani l’opportunità di costruire il proprio futuro in un lavoro sempre più qualificato e appassionante, rispondendo concretamente alla crescente domanda di competenze da parte delle imprese”.

L’introduzione della nuova figura professionale rappresenta un passo significativo per il futuro della regione, secondo il presidente di CNA FVG, Maurizio Meletti: “È davvero importante che il Friuli Venezia Giulia, ai fini di una strategica gestione del patrimonio boschivo e delle filiere produttive collegate, investa nella formazione di tecnici e nello sviluppo di competenze in questo ambito. Ciò significa, indirettamente, sostenere le tante piccole imprese che operano nel comparto del legno e darsi un’occasione ulteriore di conquistare un ruolo di primo piano nel settore, consolidando una tradizione che appartiene alla nostra identità regionale”.

Alessandro Fantoni, Capogruppo Legno Arredo di Confindustria Udine, conferma come il patrimonio boschivo regionale sia una risorsa importante della nostra regione, “ma non valorizzata a sufficienza. L’introduzione di questa figura sarà di fondamentale importanza per magnificare questo patrimonio attraverso una gestione sostenibile, la pratica di certificazioni internazionali, l’incentivazione della produzione di legname locale, il turismo naturalistico, la promozione dell'uso del legno in edilizia (per esempio "Foresta in Città"), la conservazione di alberi monumentali e aree di pregio. Questo favorirà anche benefici ambientali ed economico-sociali”.

Con questo progetto il Friuli Venezia Giulia punta, dunque, punta a diventare territorio pioniere nel riconoscimento di un profilo professionale moderno e coerente con le sfide ambientali, tecnologiche ed economiche che attendono il mondo forestale.

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