Raid di furti nella Bassa, banda incastrata dall’auto sportiva usata per i colpi

Furti a Castions delle Mura e Torviscosa: identificati due sospetti, indagini ancora aperte sul terzo uomo.

25 novembre 2025 09:48
Raid di furti nella Bassa, banda incastrata dall’auto sportiva usata per i colpi -
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Nel pomeriggio del 22 febbraio scorso alcuni soggetti, servendosi di una potente berlina sportiva, perpetravano una serie di furti in alcune abitazioni situate nei comuni di Castions delle Mura e Torviscosa e che fruttavano loro la somma in contanti di circa 10.000 euro oltre a un considerevole numero di monili in oro.

Nella circostanza una delle vittime forniva alla pattuglia dei Carabinieri intervenuta per il sopralluogo degli elementi utili all’individuazione del modello dell’auto impiegata per la razzia. Il minuzioso lavoro d’indagine condotto dai militari dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Palmanova, in collaborazione con i colleghi della Stazione Carabinieri di Torviscosa e sotto la direzione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Udine, Dott.ssa Elisa CALLIGARIS, consentivano di risalire all’autovettura impiegata dai ladri e, ricostruendone i movimenti, di identificare i presunti responsabili: due cittadini albanesi di 35 e 40 anni, entrambi gravati da diversi precedenti, che in quell’occasione si erano serviti del veicolo per perpetrare i furti.

Il gruppo criminale, composto da tre persone, aveva la propria base operativa nell’hinterland milanese, località dove l’autovettura veniva tenuta accuratamente nascosta e da dove, di solito nel primo pomeriggio, partiva per le trasferte predatorie nel Nord-Est, non prima però di aver montato sul mezzo delle targhe clonate riferibili a un analogo veicolo circolante in un'altra provincia italiana, al fine di depistare le indagini nel caso di rilevamento della targa dell’auto.

Nei mesi scorsi alcune perquisizioni condotte a carico degli indagati consentivano di raccogliere elementi utili a provarne le responsabilità in ordine agli episodi verificatisi in provincia di Udine nel mese di febbraio e consentivano all’A.G l’emissione di un mandato di arresto europeo per uno degli indagati, mentre il secondo si trova già ristretto in carcere.

Le indagini proseguono per pervenire all’identificazione del terzo soggetto che faceva parte del gruppo durante le trasferte friulane.

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