UDINE – Si conclude il 16 gennaio 2025 un complesso caso legale che ha coinvolto Gianni Prenassi, ex dipendente di un’azienda friulana. Il processo ha visto l’impiego di tecnologie avanzate e ha richiesto l’intervento della polizia postale per indagini approfondite. Dopo una lunga battaglia legale, Prenassi ha ottenuto la sua piena assoluzione e un risarcimento dall’azienda che lo aveva accusato di accessi abusivi al sistema informatico.
L’inizio della controversia: un incidente in ufficio
Il caso ha avuto inizio nell’autunno del 2018, quando Prenassi ha scoperto un investigatore informatico al suo computer. Questo ha portato a una serie di accuse da parte dell’azienda, culminate nel licenziamento del dipendente per attività concorrenti durante l’orario di lavoro.
La battaglia legale: un processo penale e una causa di lavoro
Dopo il licenziamento, Prenassi ha affrontato un complesso percorso legale che ha visto esiti contrastanti inizialmente. Tuttavia, con le sentenze di appello del 2024, le sorti del processo sono cambiate a favore dell’ex dipendente, che ha ottenuto l’assoluzione nel processo penale e il risarcimento nell’ambito della causa di lavoro.
La reazione dell’azienda e il futuro di Prenassi
Anche se l’azienda ha presentato ricorso in Cassazione, Prenassi ha finalmente visto la fine di una lunga battaglia legale. Nonostante le difficoltà psicologiche affrontate, ha trovato un nuovo impiego e si è trasferito in Trentino Alto Adige.
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