UDINE. È con grande tristezza che la comunità sportiva friulana saluta Paolo Cautero, una figura molto amata nel mondo del calcio locale. Paolo ha dedicato gran parte della sua vita al Calcio Chiavris, dove ha ricoperto vari ruoli, tra cui segretario, presidente e consigliere. La sua passione per il calcio e la sua dedizione al club erano evidenti a tutti coloro che lo conoscevano. Ma la sua storia con il Calcio Chiavris non inizia nel 1985, quando ufficialmente ha iniziato a collaborare con Nando Fino e gli altri membri del club. In realtà, Paolo era stato coinvolto nel mondo del calcio fin da giovane, e aveva sempre avuto una passione per questo sport. Si racconta che, da bambino, Paolo trascorreva ore ed ore a giocare a pallone nella piazza del suo paese, sognando di diventare un calciatore professionista.
Tuttavia, la vita gli aveva riservato un’altra strada, e così Paolo si era dedicato al Calcio Chiavris, diventando un vero e proprio pilastro del club. La sua esperienza, la sua conoscenza del mondo del calcio e la sua dedizione al club avevano reso Paolo una figura irrinunciabile per la società, e la sua scomparsa lascerà un vuoto enorme. Ma Paolo non era solo un dirigente di calcio: era anche un uomo generoso, un amico devoto e un padre affettuoso. La sua famiglia, che lo ha amato e supportato in ogni momento della sua vita, è devastata dalla sua scomparsa. La moglie Carla, i figli Annalisa, Loris e Fabrizio, la nipote Nicole, la sorella e tutti i parenti e amici di Paolo condividono il dolore della sua perdita.
I funerali di Paolo avranno luogo venerdì 14 aprile alle ore 12.00 nella chiesa di San Marco in Chiavris, e saranno un’occasione per la comunità di ricordare e onorare questo grande uomo. Paolo lascerà un vuoto enorme nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto, ma il suo spirito e la sua passione per il calcio continueranno a vivere nel Calcio Chiavris, un club che deve molto a questa grande figura del calcio friulano. Paolo aveva un sogno per il Calcio Chiavris: quello di vedere il club crescere e prosperare, e di portare il calcio friulano a livelli sempre più alti. E anche se non sarà più fisicamente presente per vedere questo sogno diventare realtà, il suo spirito e la sua passione per il calcio continueranno a vivere nei cuori di tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato.
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