Gabriele Gobbo ha partecipato alla tavola rotonda condotta dal giornalista Riccardo Sada, affrontando il tema dell’intelligenza artificiale nella produzione musicale e l’importanza di valorizzare il lato umano nella creazione e nell’ascolto della musica.
Innovazione e creatività: sfida dell’intelligenza artificiale nella musica elettronica
Il divulgatore digitale e vicepresidente del Digital Security Festival Gabriele Gobbo è stato ospite al Midance Milano. L’evento, organizzato e moderato da Riccardo Sada, ha riunito esperti internazionali del settore musicale per discutere sulle nuove frontiere dell’innovazione tecnologica nel mondo della musica elettronica.
Gobbo ha analizzato il ruolo dell’intelligenza artificiale (AI) nella musica, evidenziando che l’AI agisce come un “pappagallo digitale” che replica ciò che apprende in base a probabilità e statistiche. Questo comportamento dipende dall’allenamento e dall’utilizzo che ne fanno gli esperti: se i risultati sono buoni, è merito di persone competenti; se invece sono scarsi, è colpa di chi ha utilizzato l’AI in modo poco professionale o con fonti di bassa qualità.
La velocità del cambiamento tecnologico e il pericolo di rimanere indietro
Durante il suo intervento, Gobbo ha sottolineato il rapido sviluppo tecnologico e musicale, mettendo in guardia sull’importanza di non restare indietro rispetto alle tendenze del settore. L’AI rischia di non riuscire a seguire l’evoluzione delle mode e delle tecniche musicali, dimostrandosi un semplice imitatore senza creatività.
Gabriele ha anche evidenziato i cambiamenti nella produzione musicale con l’uso dell’intelligenza artificiale, che ha semplificato il processo dalla creazione alla distribuzione. Tuttavia, questa facilitazione ha portato a una produzione massiccia e continua, a discapito della qualità. Gobbo ha suggerito di tornare a valorizzare le esibizioni dal vivo per garantire un’esperienza musicale autentica e unica.
Il futuro della musica: chip cerebrali e ritorno alla qualità
Gobbo, consulente e docente di comunicazione digitale, ha ipotizzato scenari futuristici che coinvolgono l’utilizzo di tecnologie come i chip cerebrali per la scelta e l’acquisto automatico di musica. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di preservare la qualità e l’autenticità delle esperienze musicali, contrastando la diffusione incontrollata di contenuti generati in massa.
Secondo Gobbo, il pubblico potrebbe tornare a cercare emozioni autentiche e contenuti di qualità, desiderando un’esperienza musicale genuina. Il Midance Milano si è confermato un evento di successo, offrendo spunti di riflessione sulle nuove tecnologie e sul futuro della creatività musicale, grazie anche all’intervento di Gabriele Gobbo.
Rimani sempre aggiornato in tempo reale, iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram. Per segnalazioni 327 94 39 574