Pagnacco, l'Ateneo di Udine inaugura il suo nuovo impianto di acquacultura: può ospitare 210 kg di pesce

A Pagnacco l’Università di Udine inaugura l’impianto di acquacoltura a ricircolo unico nel Triveneto, modello sostenibile di economia circolare.

10 ottobre 2025 13:49
Pagnacco, l'Ateneo di Udine inaugura il suo nuovo impianto di acquacultura: può ospitare 210 kg di pesce -
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UDINE - È stato inaugurato a Pagnacco, nella sede dell’Azienda agraria “Antonio Servadei” dell’Università di Udine, un nuovo impianto di acquacoltura con sistema a ricircolo d’acqua, unico nel Triveneto. L’iniziativa, dal valore di circa 80mila euro, rientra nel progetto europeo “Circular Rainbow”, coordinato dal Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Ateneo friulano.

Un modello sostenibile e a basso impatto ambientale

Il nuovo impianto Ras (Recirculating Aquaculture System) consente il riutilizzo dell’acqua in un ciclo chiuso, riducendo sprechi e impatti sull’ambiente. I reflui e i fanghi prodotti vengono trasformati in materiale organico destinato alla produzione di biogas attraverso sistemi di digestione anaerobica. Inoltre, un processo di bioconversione tramite insetti consente di ottenere biomasse riutilizzabili in altre filiere agroindustriali, rafforzando il principio dell’economia circolare.

Le caratteristiche dell’impianto

La struttura comprende 12 vasche in vetroresina, ciascuna di mezzo metro cubo, connesse a un sistema di filtrazione meccanica e biologica, termoregolazione e sterilizzazione a raggi ultravioletti (Uv). L’impianto ha una capacità totale di 9 metri cubi e può ospitare fino a 210 chilogrammi di pesce, in prevalenza trota iridea. Ogni vasca è dotata di mangiatoia automatica, illuminazione a Led e sonde di monitoraggio che controllano costantemente i parametri dell’acqua, assicurando benessere animale e qualità ambientale.

Obiettivi e benefici scientifici

Grazie alla digitalizzazione e ai sistemi di controllo automatizzati, l’impianto permetterà di raccogliere dati tecnici e scientifici su benessere dei pesci, gestione dei reflui e efficienza energetica, offrendo modelli replicabili per la riconversione sostenibile della troticoltura tradizionale. L’obiettivo è favorire una transizione ecologica del settore attraverso soluzioni innovative e a basso impatto.

L’esperienza dell’Ateneo friulano

L’Università di Udine è tra le pioniere italiane nello studio dell’acquacoltura, con oltre trent’anni di esperienza nel campo e la prima Scuola di specializzazione in Italia in allevamento, igiene e patologia delle specie acquatiche, fondata nel 1992 da Domenico Lanari.

Il progetto Circular Rainbow

Finanziato dal programma Interreg VI-A Italia–Slovenia, Circular Rainbow promuove tecnologie e metodologie per ottimizzare l’uso dell’acqua, valorizzare i reflui e ridurre l’impatto ambientale nel settore ittico. La gestione dell’impianto è affidata a un team di laureati dell’Università di Udine, coordinati scientificamente da Gloriana Cardinaletti, con il supporto di ricercatori e tecnici impegnati nel monitoraggio dei consumi e del benessere animale.

Un progetto che consolida il ruolo dell’Ateneo friulano come punto di riferimento nazionale nella ricerca agroalimentare sostenibile, con un impianto destinato a diventare un modello di innovazione per l’acquacoltura del futuro.

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