“Un nuovo tassello importante per il percorso di presa in carico di mamma e bambino, quello del nuovo pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Un traguardo raggiunto grazie alla grande passione e alla grande capacità degli uomini e delle donne dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, un’azienda solida che si inserisce in un sistema sanitario regionale forte, nonostante il difficile momento che interessa tutto il mondo della sanità in Friuli Venezia Giulia e nel resto del Paese”.
Lo ha sottolineato, questo pomeriggio, l’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, intervenuto alla presentazione del nuovo pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, a un anno di distanza dall’inaugurazione, nello stesso padiglione, della clinica ostetricia ginecologica (che nel 2022 si era trasferita dal padiglione 6).
Un evento cui hanno preso parte, tra gli altri, il rettore dell’Università di Udine, Roberto Pinton, il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, monsignor Guido Genero per l’Arcidiocesi di Udine, il prefetto di Udine Domenico Lione, il direttore del Dipartimento mamma-bambino, Lorenza Driul, il direttore della Struttura operativa complessa (Soc) Clinica pediatrica, Paola Cogo, il direttore sanitario Asufc David Turello, il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, Denis Caporale, oltre a numerosi referenti di associazioni di volontariato e del terzo settore, autorità civili e militari, e il personale sanitario.
“Con questa operazione si allineano una serie di servizi importanti: si tratta, infatti, di un tassello strategico non solo nella realtà di Udine ma anche per il resto del territorio della ex provincia di Udine e della ex provincia di Pordenone, con cui è strettamente correlato” ha evidenziato l’esponente dell’Esecutivo regionale. Riccardi ha ricordando che nel 2015, ancor prima della legislature Fedriga l’allora Giunta del Fvg deliberò di creare un unico pronto soccorso pediatrico per l’Udinese e il Pordenonese: “una scelta che, letta con molte considerazioni, di oggi potrebbe apparire impopolare, ma invece mostra tutti i suoi benefici – ha fatto notare -. Una soluzione proposta da altri che avremmo potuto contrastare e invece abbiamo sostenuto. Un bell’esempio per chi oggi rivendica soluzioni in ogni dove, trascurando l’indispensabile condizione della sostenibilità senza la quale rischiamo solo una ‘macelleria dialettica’ utile a nessuno, tanto meno alla sicurezza delle persone”.
“La riorganizzazione del servizio per mamma e bambino ha reso più sicura la loro presa in carico, non solo nel momento dell’emergenza urgenza critica, ma anche per il resto del percorso, con la disponibilità di personale formato e dedicato. Questo è un esempio, un modello, al quale guardiamo anche per gli altri servizi della sanità nella nostra regione. Mostra con evidenza come la centralizzazione e la specializzazione di un punto di salute garantisca le migliori cure al cittadino, in aderenza con i nuovi modelli della società, in piena sostenibilità”.
Riccardi ha voluto sottolineare i numeri degli accessi al pronto soccorso pediatrico di Udine: nel 2020 sono stati 9787, nel 2021 sono stati 10.495, per crescere ulteriormente nel 2022 ha 14.201 con una media giornaliera di accesso di 38,9. Una variazione di più 3706 accessi in tre anni. In questo lasso di tempo sono aumentati i numeri di accessi per i codici più critici: i bambini in emergenza urgenza sanitaria hanno avuto le cure migliori grazie alla presenza di professionisti formati per specifiche patologie legate a questa fascia di età della popolazione.
Il nuovo di pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine si trova al piano terra del padiglione 7 “Pedracco”, lo stesso al quale è collegato il reparto di degenza, al primo piano. Questa suddivisione degli spazi rende più agevole l’accesso dell’utente e dei mezzi di soccorso (che sorgono sullo stesso livello) per svolgere le prestazioni di emergenza e urgenza, e i relativi percorsi interni, riducendo i tempi dei soccorsi e dell’assistenza di conseguenza.
Il nuovo assetto prevede quattro ambulatori per diverse tipologie di urgenza e 8 posti letto per le osservazioni brevi intensive con monitoraggi centralizzati: due degli 8 posti letto sono riservati ai pazienti che necessitano di misure di isolamento. Sono state incrementate, inoltre, le dotazioni di apparecchiature elettromedicali e tecnico-impiantistiche, anche grazie alle donazioni delle associazioni di volontariato e del terzo settore.
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