La montagna protagonista a Udine: inaugurata la Dolomiti Mountain School
UDINE – Lo scorso venerdì, l’Università degli Studi di Udine ha ospitato l’inaugurazione della Dolomiti Mountain School, giunta alla sua nona edizione. Un appuntamento importante per riflettere sui cambiamenti che stanno investendo le montagne del Friuli Venezia Giulia e non solo, in un contesto di trasformazioni climatiche, sociali e antropologiche. Il tema di quest’anno è il cambiamento delle montagne, sia dal punto di vista ambientale che umano. Il coordinatore storico del progetto, il giornalista e studioso della montagna Gianpaolo Carbonetto, ha sottolineato come il paesaggio montano stia cambiando non solo per gli effetti del clima, ma anche per le dinamiche sociali e demografiche che caratterizzano le vallate.
Carbonetto ha spiegato che, se da un lato si registra il fenomeno dello spopolamento in alcune aree montane, dall’altro sta crescendo l’interesse di persone che decidono di trasferirsi in montagna, spinti dalla ricerca di un stile di vita più vicino alla natura. Tuttavia, vivere in montagna comporta anche delle difficoltà pratiche, come la distanza dai presidi sanitari e la difficoltà nei trasporti. Nonostante ciò, l’ambiente montano continua a esercitare un forte richiamo per chi cerca una qualità della vita diversa e più sostenibile.
Mara Nemela, direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO, ha sottolineato l’importanza di portare avanti un dialogo diretto con le comunità montane, per comprendere meglio le sfide e le opportunità che esse affrontano. “Custodire un patrimonio mondiale significa anche saperlo trasformare nel tempo”, ha detto, spiegando che questi momenti di incontro sono cruciali non solo per la formazione, ma anche per ascoltare le necessità e i desideri delle comunità locali.
L’inaugurazione della Dolomiti Mountain School è stata accompagnata da una lectio magistralis di Adriano Favole, professore di antropologia culturale all’Università di Torino, sul tema dell’ecologia delle relazioni. Favole ha discusso l’importanza di superare la separazione tra natura e cultura, e di comprendere che la terra è una rete di interconnessioni che dobbiamo coltivare per affrontare le sfide ambientali e climatiche.
Il calendario degli incontri per il 2025 include appuntamenti tematici che spazieranno da popolazione e spopolamento a sanità nelle aree montane, fino a discussioni sul ruolo della musica nelle terre alte. Il primo incontro si terrà il 16 maggio a Tramonti di Sopra, seguito da altri eventi che toccheranno Comeglians, Forni di Sopra e Socchieve. Tutti gli incontri sono gratuiti e aperti al pubblico, con l’obiettivo di promuovere il confronto tra diverse discipline e valorizzare il patrimonio culturale e ambientale delle Dolomiti.
Rimani sempre aggiornato in tempo reale, iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram. Per segnalazioni 327 94 39 574