La Foresta dei Giusti approda a Lignano Sabbiadoro
La Foresta dei Giusti in Friuli Venezia Giulia arriva a Lignano Sabbiadoro il 15 aprile 2025, con la dedicazione di un ulivo a Felicia Bartalotta Impastato, figura di spicco nella lotta contro la mafia. Questo progetto, promosso da Damatrà Onlus insieme alla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e nove municipalità, offre un’opportunità per onorare coloro che si sono distinti per il loro impegno civile e sociale, promuovendo un “umanesimo” che unisce i valori della sostenibilità e dei diritti umani.
Una cerimonia significativa
La cerimonia, parte del programma “La memoria del legno 2025”, si terrà alle 10.00 presso il parco della Scuola Primaria Ippolito Nievo (via Annia, 13). Sessanta studenti che hanno partecipato al progetto, insieme ai loro insegnanti, saranno presenti. Felicia Impastato, madre di Peppino Impastato, attivista e giornalista siciliano assassinato dalla mafia nel 1978, verrà commemorata con un ulivo, simbolo di resistenza e speranza. La sua determinazione e amore per la verità la rendono un esempio di forza.
Il ricordo di Felicia e il coinvolgimento dei giovani
I giovani partecipanti al progetto racconteranno la storia di Felicia durante la cerimonia. Inoltre, il pubblico potrà ascoltare le storie di coloro che si dedicano al monitoraggio e alla cura delle foreste del Friuli Venezia Giulia tramite smartphone e cuffie audio. Queste testimonianze saranno incluse in un podcast realizzato dall’associazione Invasioni Creative, disponibile sul sito ufficiale del progetto a partire da giugno: lamemoriadellegno.damatra.com.
La vita di Felicia Bartolotta Impastato
Felicia, riconosciuta tra i Giusti del nostro tempo dalla Fondazione Gariwo, ha lottato per la giustizia dopo la tragica morte di Peppino, suo figlio. Il suo impegno contro la mafia è stato coraggioso e incrollabile. Nata in una famiglia di piccola borghesia, ha affrontato la mafia e ha contribuito alla condanna dei responsabili dell’omicidio di Peppino, incluso Gaetano Badalamenti.
Felicia, pur avendo perso la vita nel 2004, ha lasciato un messaggio di speranza per i giovani italiani: “Tenete alta la testa e la schiena dritta“. Il suo coraggio e la sua determinazione rimangono un esempio per tutti coloro che lottano per la verità e la giustizia.
Rimani sempre aggiornato in tempo reale, iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram. Per segnalazioni 327 94 39 574