Il friulano, seconda lingua minoritaria più diffusa in Italia
UDINE – Il friulano si conferma come la seconda lingua minoritaria più diffusa in Italia, subito dopo il sardo. Nel territorio del Friuli Venezia Giulia, sono circa 440mila le persone che lo parlano, rispetto alle circa 600mila di poco più di un decennio fa. Questi dati saranno al centro della quarta Conferenza regionale sulla lingua friulana, che si terrà lunedì 9 giugno nel pomeriggio a Gorizia, presso l’auditorium della cultura friulana.
focus sui risultati e sulle nuove prospettive
L’incontro è previsto dalla legge regionale 29/2007 ed è coordinato dall’Arlef, l’agenzia regionale per la lingua friulana, che ha presentato oggi i contenuti della Conferenza nella sede regionale di Udine, in via Sabbadini. Tra i presenti anche il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, che seguirà attivamente i lavori.
Bordin ha ricordato come la lingua friulana rappresenti il cuore identitario del Friuli, sottolineando che “se venisse indebolita o persa, rischieremmo di perdere ciò che ci rende unici”. Per questo motivo, ha evidenziato il ruolo essenziale delle istituzioni nel sostenere con forza il friulano, investendo nel futuro culturale e identitario della comunità locale.
Secondo il presidente del Consiglio regionale, sono soprattutto la scuola, la famiglia, i mezzi di informazione e i servizi pubblici i settori nei quali è necessario continuare a portare avanti una politica linguistica efficace e strategica. Questa deve coinvolgere le numerose realtà territoriali impegnate nella diffusione e valorizzazione della lingua friulana, in un contesto sociale che cambia, invecchia, ma che accoglie anche nuove comunità.
Il presidente e il direttore dell’Arlef, rispettivamente Eros e William Cisilino, hanno illustrato le tematiche della Conferenza, che avrà il compito di valutare le attività di tutela e promozione della lingua svolte negli ultimi cinque anni e di proporre nuove strategie per il prossimo futuro.
Il presidente Cisilino ha ribadito come l’obiettivo principale dell’Arlef sia il pieno utilizzo del friulano in tutte le fasce d’età e in ogni ambito della vita sociale. L’attenzione sarà focalizzata sui progressi fatti in ambito scolastico, associativo e nella pubblica amministrazione. Durante la giornata verranno presentati anche i risultati di un’indagine sociologica condotta dall’Ires, che offre uno spaccato sulla situazione attuale della lingua.
Particolare rilievo sarà dato al ruolo delle nuove tecnologie, con uno sguardo rivolto al nuovo Piano generale di politica linguistica 2026-2030, che mira a rafforzare ulteriormente l’uso del friulano nel quotidiano.
La Conferenza si concluderà con un momento di discussione aperto al pubblico, per coinvolgere attivamente cittadini, esperti e rappresentanti delle istituzioni nel dibattito sul futuro della lingua friulana.
Il programma completo della manifestazione è consultabile sui siti ufficiali del Consiglio regionale e dell’Arlef.
Rimani sempre aggiornato in tempo reale, iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram. Per segnalazioni 327 94 39 574