In tempi recenti, l’economia delle imprese del Friuli Venezia Giulia (FVG) ha subito una trasformazione sorprendente, rompendo le aspettative tradizionali sul credito bancario. Inizialmente sembrava che le banche avessero stretto i cordoni della borsa, ostacolando le aziende nell’ottenere i prestiti necessari per la crescita. Tuttavia, ora si osserva un fenomeno inaspettato: non sono più le banche a limitare l’accesso al credito, ma sono gli imprenditori stessi a optare per l’autofinanziamento, risolvendo così i problemi di liquidità delle loro aziende.
Come le imprese del Friuli Venezia Giulia si autofinanziano
Per molte imprese del FVG, l’autofinanziamento è diventata l’alternativa principale al credito bancario, utilizzando capitali propri o ricorrendo al mercato dei capitali. L’aumento dell’azionariato diffuso è diventato una fonte di finanziamento significativa per molte realtà imprenditoriali, sostenuto dalla diminuzione della domanda di credito da parte delle imprese che hanno optato per il reinvestimento dei guadagni.
La situazione delle microimprese contrasta con questa tendenza
Tuttavia, non tutte le imprese del FVG hanno seguito lo stesso approccio. Le microimprese, che rappresentano circa il 95% delle attività imprenditoriali locali, non hanno adottato una strategia di autofinanziamento, portandole a una situazione di deterioramento economico-finanziario e rischio di insolvenza. Alcune di esse hanno addirittura cercato soluzioni nel mercato del credito illegale, creando ulteriori preoccupazioni per l’economia locale.
I dati sui prestiti e i risparmi in Friuli Venezia Giulia
Dal 2011 al 2024, si è verificato un cambiamento significativo nella situazione del credito in Friuli Venezia Giulia. Mentre i prestiti bancari alle imprese della regione sono diminuiti del 29,8%, i depositi bancari sono aumentati del 128,9%, indicando una maggiore capacità di autofinanziamento e una minore dipendenza dai prestiti bancari tradizionali.
Il contesto nazionale e internazionale
Il Friuli Venezia Giulia non è l’unica regione italiana a subire una riduzione del credito, con una diminuzione del 30,9% a livello nazionale. Tuttavia, altre nazioni europee come Francia e Germania hanno assistito a un aumento dei prestiti bancari alle imprese, evidenziando un contrasto con il nord-est d’Italia. Questi dati mettono in luce la diversità di situazioni nel contesto europeo.
La riduzione dei prestiti nelle province del Friuli Venezia Giulia
A livello provinciale, si osservano differenze significative nella situazione del credito in Friuli Venezia Giulia. Mentre alcune province hanno registrato una contrazione dei prestiti bancari, altre hanno visto un aumento. Questa variazione riflette le diverse realtà economiche delle singole province.
Crescita dei risparmi nel Nordest
Nel contesto del Nordest italiano, si è verificata una crescita significativa dei risparmi bancari, con il Friuli Venezia Giulia che ha registrato un aumento del 128,9%. Questo indica una maggiore capacità di autofinanziamento delle imprese della regione, consentendo loro di operare senza dover ricorrere ai prestiti tradizionali.
La nuova realtà imprenditoriale
Questa analisi evidenzia che le imprese del Friuli Venezia Giulia stanno affrontando una nuova fase in cui si riducono i prestiti bancari ma cresce la capacità di autofinanziamento. Tuttavia, per le microimprese la mancanza di accesso al credito potrebbe rappresentare un ostacolo significativo, portandole verso situazioni di insolvenza o a soluzioni finanziarie non ufficiali e rischiose.
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