Udine. Giovedì scorso alle ore 18.30 zulu dalle coordinate 45°96’94,27″N – 13°22’81,15″E , il vettore ARTURO 3 si è staccato da terra spingendosi verso l’alto e raggiungendo in pochi secondi l’altezza stimata di 1500 metri dal suolo rispettando perfettamente la sequenza dell’apertura degli stadi e rientrando a terra con il proprio paracadute… certo.. .solo lontano parente dei vettori italiani che sotto la guida del prof. Broglio lanciarono l’Italia nello spazio (terza al mondo dopo URSS e USA) ma capace di dare la stessa emozione al momento dello stacco da terra. Il vettore è stato lanciato dalla pista di Lavariano.
Soddisfatti gli studenti delle sezioni Trasporti e Logistica Aeronautica e Informatica e Telecomunicazioni coordinati dai prof.ri Mauro Darida e Claudio Giusto, e ancor di più gli allievi SORRENTINO e BELLINA che del progetto hanno fatto argomento di studio durante l’anno. Soddisfazione ed emozione palpabile tra tutti i presenti (diverse decine) tra cui molti docenti del Malignani e finanche appassionati da Veneto per vedere questo…piccolo prodigio della tecnica.
Ora si può affermare che il Centro Missilistico Malignani ha preso nuova forza dopo la premessa del 2017 e a distanza di 40 anni dal primo lancio dalla laguna maranese.
E intanto si stanno già pensando le migliorie da apportare al razzo in fatto di stabilità di volo, rampa di lancio ma soprattutto di elettronica di bordo che… quest’anno ha dato bella prova di se raccogliendo i dati di TELEMETRIA. E’ stata infatti ventilata l’ipotesi di una collaborazione con l’Aeronautica militare per il controllo radar dello spazio aereo.
Uno speciale Grazie a tutto lo staff del gruppo 250° RAF Squadroon che ci ha ospitati sulla propria pista di volo a Lavariano, pista che nel tempo vide decollare i Me 262 della Germania, come gli Spitfire della RAF e …finanche un MIG-21 ungherese. Grazie al presidente G. Caporale e ai suoi collaboratori che ci hanno assicurato il loro supporto per i prossimi lanci…la foto finale di gruppo tutti insieme è un bell’esempio di come la passione per il volo possa accomunare le generazioni.
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