UDINE – La magistratura milanese ha avviato un’indagine per istigazione al suicidio in seguito alla tragica morte di Alex Benedetti, direttore di Virgin Radio. Il dj si è tolto la vita il lunedì 10 febbraio, intorno alle 13, nella sede dell’emittente radiofonica in via Turati. Gli agenti della Polizia di Stato stanno esaminando le prove raccolte, comprese le registrazioni delle telecamere di sicurezza, e procederanno con gli interrogatori di amici e colleghi per individuare eventuali difficoltà che potrebbero averlo spinto a compiere questo gesto.
Una carriera tra musica e successi
Nato nel 1971 a Palazzolo dello Stella, Benedetti ha iniziato la sua carriera da giovanissimo, lavorando nelle discoteche friulane prima di approdare a Radio Italia Network, dove è diventato una figura di spicco nella scena della musica house. Nel corso degli anni ha raggiunto il vertice del settore fino a essere nominato, nel 2019, direttore di Virgin Radio.
L’inchiesta
Le ragioni dietro questa tragedia non sono ancora del tutto chiare, ma alcune testimonianze raccolte dagli investigatori suggeriscono che Benedetti potesse trovarsi in difficoltà a causa di gravi problemi finanziari legati ai lavori di ristrutturazione della sua abitazione. Il dj avrebbe investito una somma considerevole in un progetto che si è rivelato un peso insostenibile. Secondo alcuni conoscenti, dietro il progetto edilizio potrebbe celarsi una truffa, ma le indagini sono ancora in corso e nessuna ipotesi viene esclusa. Nel frattempo, la magistratura ha aperto un’indagine per istigazione al suicidio, consentendo agli inquirenti di esaminare ogni dettaglio della vicenda.
Lutto nel mondo della musica
La sua morte ha scosso il mondo della radio e della musica. In segno di lutto, Radio Mediaset ha cancellato una serata di gala prevista a Sanremo, un evento che avrebbe dovuto ospitare artisti e case discografiche. Molti colleghi lo hanno ricordato con grande stima, elogiando il suo talento, impegno e professionalità. L’indagine farà chiarezza sulle circostanze della tragedia, mentre il mondo della radio lo piange con affetto.
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