Marco Di Lena riscopre Paul Sandrini, il compositore goriziano dimenticato
Il chitarrista friulano Marco Di Lena riscopre Paul Sandrini, compositore goriziano dell’Ottocento dimenticato, nel suo nuovo progetto musicale legato a GO!2025.
                                                    GORIZIA – Un dialogo tra passato e presente, tra le corde della chitarra e le radici culturali del Friuli Venezia Giulia. Il chitarrista classico Marco Di Lena, musicista e ricercatore friulano, annuncia l’uscita del suo nuovo lavoro discografico dedicato alla riscoperta di Paul (Paolo) Sandrini, compositore goriziano del primo Ottocento rimasto a lungo dimenticato nelle pieghe della storia musicale.
Un progetto di recupero e valorizzazione che assume un significato ancora più profondo in vista di GO!2025, l’anno in cui Gorizia e Nova Gorica saranno Capitale Europea della Cultura.
Un compositore dimenticato tra Gorizia, Praga e Dresda
Nato a Gorizia nel 1782, Sandrini rappresenta una figura tanto affascinante quanto misteriosa. Come spiega Marco Di Lena nella prefazione al volume “VI Variazioni sul tema ‘Wann i in der Früh aufsteh’”, la sua biografia è frammentaria e complessa, segnata da pochi documenti certi. Musicista di talento, fu attivo come primo oboe nell’orchestra di Lubiana, poi a Praga e infine a Dresda, dove morì giovanissimo nel 1813, a soli 31 anni.
Accanto alla carriera come strumentista – eccellente esecutore di oboe, flauto e chitarra – lasciò una produzione musicale di rara sensibilità, che comprende composizioni per chitarra sola, brani per flauto e chitarra e arie per voce e chitarra, probabilmente ispirate dalla moglie Luigia Caravoglia, rinomata cantante d’opera dell’epoca.
Sandrini si inserisce in quella corrente di compositori-chitarristi italiani del primo Ottocento – come Ferdinando Carulli, Francesco Molino e Mauro Giuliani – che cercarono fortuna nelle grandi capitali europee, contribuendo a diffondere la cultura musicale italiana nei salotti di Vienna, Praga e Dresda.
Il lavoro di riscoperta e revisione
Con un meticoloso lavoro di ricerca e revisione filologica, Marco Di Lena ha ricostruito e adattato le “VI Variazioni sul tema ‘Wann i in der Früh aufsteh’”, restituendo nuova vita a un capolavoro dimenticato. L’edizione, basata su un manoscritto originale conservato su IMSLP, è stata curata con fedeltà all’autografo, ma con interventi mirati a rendere più chiara la scrittura chitarristica e la lettura polifonica, aggiungendo diteggiature e adattamenti tecnici per favorire l’esecuzione contemporanea.
«La revisione – spiega Di Lena – si attiene all’originale ma con alcune scelte di semplificazione per garantire chiarezza e coerenza interpretativa. Ho cercato di mantenere viva l’intenzione del compositore, rispettandone la poetica e il linguaggio sonoro, ma offrendo al tempo stesso una versione fruibile dai chitarristi di oggi».
Un ponte culturale verso GO!2025
Il progetto si inserisce perfettamente nello spirito di Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025, celebrando la tradizione musicale friulana e il suo contributo al patrimonio culturale europeo. La riscoperta di Sandrini, figlio di Gorizia e simbolo di una terra di confine, si trasforma così in un atto di restituzione storica e identitaria, capace di intrecciare ricerca accademica, esecuzione artistica e valorizzazione territoriale.
Con questa nuova pubblicazione, Marco Di Lena non solo riporta alla luce un autore dimenticato, ma firma anche un omaggio alla musica come memoria viva del Friuli Venezia Giulia, confermando il ruolo del territorio come crocevia di culture, talenti e innovazione artistica.
Un viaggio musicale che, partendo dalle note ritrovate di Paul Sandrini, celebra la continuità di una tradizione che da Gorizia guarda all’Europa.