UDINE. Notato da molte persone, ripreso con i telefonini e subito condiviso su WhatsApp e sui social, il convoglio che trasportava semoventi di artiglieria destinati all’Ucraina. Alcune decine i pezzi caricati sul treno: si tratta – conferma il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che cita fonti della Difesa – di semoventi di artiglieria su cingoli M109, che fanno parte di pacchetti di forniture militari all’Ucraina deliberati dal Governo precedente, e che vengono consegnati in queste settimane. Nell’arsenale operativo italiano, gli M109 – il cui progetto originario risale al 1962 – sono stati dismessi e sostituiti da armamenti più moderni. I mezzi in transito a Udine erano custoditi nei depositi: saranno revisionati e rimessi in utilizzo direttamente in Ucraina.
Cosa sono gli M109 e perché l’Italia li cede all’Ucraina
Gli M109 sono semoventi d’artiglieria su cingoli di produzione statunitense. Introdotto nel 1962, hanno una grande torretta con 28 colpi, motore anteriore, uno scafo in alluminio che offre una certa protezione contro armi leggere, un peso di 23/28 tonnellate (a seconda delle versioni). Sono muniti di un obice leggero con un grande freno di bocca con canna corta da circa 23 calibri, con una portata di 14 km. Gli M109 sono stati oggetto di profonde modifiche per tenere il passo dei progressi tecnologici. Tra le versioni migliorate ci sono l’M109G, il modello NATO standard con una bocca da fuoco migliorata; l’M109A2/A3 con una canna più lunga da 39 calibri e una portata di 24 km; l’M109A5 con una canna ancora più lunga da 52 calibri e una portata di 30 km; l’M109A6 Paladin con un sistema di puntamento automatico e una portata di 40 km.
L’Italia ha ricevuto gli M109 nel 1964 e li ha usati fino al 2005, quando li ha sostituiti con i semoventi PzH 2000. Gli M109 italiani erano nella versione M109L, derivata dall’M109A2/A3 ma con una canna da 155 mm prodotta dalla Oto Melara. Gli M109L avevano una portata di 24 km con munizioni standard e di 30 km con munizioni assistite. L’Italia ha deciso di cedere parte dei suoi M109L dismessi all’Ucraina nell’ambito della cooperazione militare tra i due paesi. Il trasferimento è stato autorizzato dal Governo precedente e prevede la fornitura di circa 20-30 obici semoventi modernizzati. L’operazione ha un valore stimato di 30 milioni di euro e comprende anche la formazione del personale ucraino e la fornitura di pezzi di ricambio.
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