Un mistero avvolge il ponte di questo borgo friulano: la leggenda che incuriosisce i visitatori
Il mistero del Ponte del Diavolo e il patrimonio longobardo rendono Cividale del Friuli una meta unica e suggestiva


Tra storia e leggenda, Cividale del Friuli conquista il cuore dei visitatori con il suo fascino millenario. Fondata da Giulio Cesare nel II secolo a.C. con il nome di Forum Iulii, la città custodisce tradizioni antiche e monumenti unici, che l’hanno resa nel 2011 Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Ma tra le meraviglie architettoniche e i tesori longobardi, spicca un simbolo indiscusso: il misterioso Ponte del Diavolo, avvolto da una leggenda che da secoli affascina e intriga.
Il Ponte del Diavolo: tra mito e realtà
Costruito a partire dal 1442, il Ponte del Diavolo è un’imponente struttura formata da due arcate asimmetriche, con un pilastro centrale che poggia su una roccia naturale nel letto del fiume Natisone. Alto ben 22,50 metri e lungo 48, incanta per la sua eleganza e per la storia che cela.
La leggenda narra che i cividalesi, incapaci di costruire il ponte da soli, avessero chiesto aiuto al Diavolo, il quale accettò in cambio dell’anima della prima creatura che lo avrebbe attraversato. Una volta terminata l’opera in una sola notte, gli abitanti riuscirono a ingannare il demonio facendo passare per primo un animale, salvando così un’anima umana. Una storia che, pur essendo una leggenda, contribuisce a rendere il ponte uno dei luoghi più suggestivi del Friuli Venezia Giulia.

Cividale del Friuli: borgo dalla storia millenaria
Non è solo il Ponte del Diavolo a rendere unica Cividale del Friuli. La città, nata come Forum Iulii e diventata capitale del primo ducato longobardo in Italia nel 568 d.C., vanta una storia ricca e stratificata. Dopo il dominio longobardo, fu residenza dei Patriarchi di Aquileia e, successivamente, entrò a far parte della Repubblica di Venezia fino all’annessione al Regno d’Italia nel 1866.
Il centro storico, facilmente percorribile a piedi, custodisce autentici capolavori come il Duomo di Santa Maria Assunta, ricostruito nel 1502, e il Museo Cristiano, dove si ammirano l’Ara di Ratchis e il Battistero di Callisto, testimonianze eccezionali dell’arte longobarda. Da non perdere anche il Museo Archeologico Nazionale, ospitato nel Palazzo dei Provveditori Veneti, e il suggestivo Tempietto Longobardo, con affreschi che spaziano dall’XI al XIV secolo.

Tradizione e cultura tra le vie di Cividale
Passeggiando per Cividale del Friuli, si respira la storia a ogni passo. Il borgo è un intreccio di architetture antiche e tracce di un glorioso passato. Tra gli edifici più interessanti spiccano il Palazzo Comunale, risalente al 1545, e l’Ipogeo Celtico, enigmatico complesso di stanze sotterranee di epoca preromana, in seguito adibite a prigioni.
Oggi Cividale è una cittadina viva e accogliente, che celebra la sua eredità storica con eventi e manifestazioni, offrendo ai visitatori l’opportunità di esplorare un luogo dove storia e mito si fondono in un racconto affascinante e senza tempo.
