Udine ospita “Galoppi di libertà”: la mostra che celebra giovani artisti internazionali

A Udine la mostra “Galoppi di libertà” presenta opere di cinque giovani artisti internazionali under 25 tra pittura e fotografia.

02 ottobre 2025 09:30
Udine ospita “Galoppi di libertà”: la mostra che celebra giovani artisti internazionali -
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UDINE – Dopo il successo riscosso a Trieste in occasione del Festival Internazionale delle Giovani Eccellenze, la mostra d’arte “Galoppi di libertà” è approdata nel cuore di Udine. L’evento, organizzato dall’associazione no profit Atelier di Creatività, è ospitato presso Italian Secret, in piazza Giacomo Matteotti 18, ed è visitabile gratuitamente fino al 26 ottobre, ogni giorno dalle 9 alle 24. Un’esposizione che unisce pittura e fotografia, offrendo al pubblico un’immersione nelle opere di cinque artisti under 25 provenienti da diversi Paesi.

La Sala Lounge e il talento fotografico

Al primo piano, nella Sala Lounge, sono protagoniste le fotografie di Andreas Martin Fedrigo e Aran Cosentino.

  • Fedrigo, ventenne di Gorizia, ha iniziato a fotografare a soli tre anni, trasformando la sua sensibilità e il suo percorso di vita con DSA in uno strumento artistico e sociale. Le sue immagini, intrise di riflessione filosofica e critica verso i media, hanno già varcato i confini internazionali con esposizioni a New York, Parigi, Dubai, Berlino, Zurigo, Roma e Trieste.

  • Cosentino, 23enne di Udine, fotografo e attivista, ha difeso con forza il torrente Alberone ai piedi del Matajur. Laureato con lode in Arti Multimediali all’Accademia di Belle Arti di Venezia, unisce tecnica e impegno civile, trasformando ogni scatto in un racconto che sa toccare le corde più profonde dell’anima.

Accanto alle loro opere fotografiche, trova spazio anche il quadro “Testa di cavallo”, dipinto negli anni ’70 dal nonno di Aran, Enrico Cosentino, colonnello d’artiglieria e artista scomparso a Udine nel 2024. Decorato con la Medaglia Mauriziana, Enrico ha lasciato un’eredità culturale e umana che rivive in questa esposizione.

La Sala Bianca e la pittura internazionale

Al secondo piano, nella Sala Bianca, il pubblico può ammirare i lavori di tre giovani pittori internazionali:

  • Hasan Eshboltayev, 19enne uzbeko, con le sue tele dal forte spessore cromatico e anatomico. Critico verso l’arte “commerciale” valutata milioni, Eshboltayev è seguito da migliaia di giovani sui social e ha esposto già a Parigi, Roma, Tashkent e Firenze. L’opera presentata è “King of the Throne”, una stampa ridotta del quadro originale.

  • Narueporn Klebkeaw, 22 anni, dalla Thailandia, laureata in Belle Arti a Bangkok, porta in mostra “Gallop of Light”, scelto come immagine ufficiale della locandina. Le sue opere sono sospese tra verità e sogno, creando universi pittorici metafisici e di grande raffinatezza anatomica.

  • Izabela Kliska, slovacca di 20 anni, pittrice e modella, esprime attraverso i suoi quadri il percorso di resilienza dopo una grave malattia. La sua arte celebra la vita autentica e la natura, con un messaggio di speranza e nostalgia per rapporti umani più sinceri.

Nella saletta accanto, è esposto anche il quadro “Tauromachia” (1988) di Roberto Cosentino, padre di Aran, artista e studioso di tibetologia scomparso nel 2016. La sua opera, segnata da profonda spiritualità e ricerca culturale, rappresenta un tributo alla sua multiforme personalità.

L’incontro con gli artisti

L’Associazione Atelier di Creatività invita il pubblico alla presentazione ufficiale con gli artisti, curata dal critico d’arte prof. Vittorio Sutto, in programma martedì 7 ottobre alle 18 presso Italian Secret. Un momento di dialogo e confronto che arricchirà ulteriormente l’esperienza espositiva.

Giovani talenti protagonisti

Galoppi di libertà” non è solo una mostra, ma un manifesto culturale che dimostra come le nuove generazioni sappiano coniugare tradizione e innovazione. Attraverso linguaggi diversi, i giovani artisti offrono una visione di futuro meno distopico e più autentico, fondato su creatività, resilienza e passione. Un invito a credere nel valore dei talenti emergenti e nel loro potenziale per trasformare l’arte e la società.

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