MANZANO. È con profondo dolore che Manzano deve dire addio a una delle sue figure più carismatiche e apprezzate: Nicola Cencig. Il 65enne è stato trovato senza vita mercoledì pomeriggio nelle vicinanze di via della Stazione, precisamente all’altezza del civico 28.
L’intervento dei soccorritori e le indagini in corso
Un passante ha notato il corpo steso a terra e ha immediatamente contattato il 112 intorno alle 16:30. Giunti sul posto, i soccorritori – personale sanitario, carabinieri di diverse stazioni e colleghi del Nucleo radiomobile della Compagnia di Palmanova – hanno riscontrato una ferita alla testa. Sono in corso accertamenti per determinare la causa esatta del decesso, coordinati dalla Procura della Repubblica di Udine. Attualmente, la causa più probabile sembra essere un malore improvviso associato ad una caduta.
Un impegno molteplice nella vita sociale
Nicola Cencig era una figura poliedrica che ha dato molto alla sua comunità. Era noto soprattutto per aver gestito, insieme al fratello Mauro, l’Agriturismo Cencig per circa tre decenni. Inoltre, era uno dei soci fondatori del Comitato Borc Foran e si era dedicato per anni anche al calcio locale attraverso la Manzanese e più recentemente seguendo gli atleti di Santa Maria La Longa.
Il ricordo
Era socievole e benvoluto dai suoi amici, hanno riferito alcuni conoscenti in paese. Stava continuando a lavorare nel settore vitivinicolo oltre a programmare di andare in pensione. Lascia un figlio che risiede in Svizzera.
Un omaggio dalla politica locale
Alessio De Sabbata, consigliere comunale e presidente del Comitato Borc Foran, ha sottolineato l’importanza di Nicola nella vita associativa ricordando che era uno dei soci fondatori del comitato e uno dei più presenti e impegnati.
La scomparsa di Nicola Cencig lascia un vuoto incolmabile nella comunità di Manzano. Il suo impegno in vari ambiti della vita sociale, dalla gestione dell’agriturismo alle attività di volontariato e sportive, rappresenta una perdita irreparabile per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di lavorare al suo fianco. Con il suo passaggio, Manzano perde non solo un cittadino esemplare ma anche un pezzo della sua anima comunitaria.
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