FIGC, due mesi di squalifica per Maduka Okoye: niente illecito, "solo" violazione della lealtà
Due mesi di stop per il portiere dell’Udinese Okoye: niente illecito sportivo, ma violazione del principio di lealtà secondo la FIGC.


UDINE – Il tribunale federale nazionale della FIGC ha inflitto due mesi di squalifica a Maduka Okoye, portiere dell’Udinese, al termine dell’indagine legata alle scommesse sospette su Lazio-Udinese dell’11 marzo 2024. La sanzione, motivata dalla violazione del principio di lealtà sportiva, non ha riconosciuto alcun illecito sportivo, evitando così una squalifica che avrebbe potuto raggiungere anche i quattro anni.
Le contestazioni sulle scommesse e l’ammonizione
Secondo gli inquirenti, il calciatore sarebbe stato coinvolto in un accordo che prevedeva la sua ammonizione per perdita di tempo al 63’, quota su cui le agenzie di scommesse avevano fissato una vincita otto volte la posta. Le giocate sospette, concentrate in particolare nei centri scommesse di Udine, hanno generato vincite superiori a 120mila euro.
Stop di inizio stagione e gestione della squadra
La sospensione di due mesi scatterà con la prima gara ufficiale della stagione 2025/2026, costringendo Okoye a saltare sei giornate di campionato. Il portiere sarà nuovamente disponibile dal 19 ottobre, in vista della trasferta contro la Cremonese. Nel frattempo, la porta dell’Udinese sarà affidata a Razvan Sava, attuale vice. Il club, tramite una nota, ha sottolineato la totale estraneità di Okoye a qualsiasi tentativo di combine.