Delitto Tominaga: due condanne definitive, ricorso in appello per l'autore materiale
Omicidio Tominaga: definitive le condanne per due ragazzi di Conegliano. L’autore del pugno, Samuele Battistella, ricorre in appello contro i 12 anni.
 Samuele Meton
                                                                Samuele Meton
                            
                         
                                                    UDINE – Diventano definitive le condanne per due dei tre giovani coinvolti nell’omicidio di Shimpei Tominaga, l’imprenditore giapponese ucciso nel giugno 2024 dopo essere stato colpito da un pugno mentre tentava di sedare una rissa all’interno di un locale pubblico di Udine.
Condanne ridotte per due imputati
I due ragazzi, Daniele Wedam, 20 anni, e Abd Allah Djouamaa, 22 anni, entrambi originari di Conegliano (Treviso), hanno scelto di non presentare appello contro la sentenza di primo grado.
Erano stati riconosciuti colpevoli solo del reato di lesioni aggravate, dopo che era caduta l’accusa di concorso morale in omicidio preterintenzionale.
La loro decisione di non impugnare la sentenza ha determinato, in base alla riforma Cartabia, una riduzione della pena di un sesto, portandola da due anni a un anno e otto mesi di reclusione, senza sospensione condizionale.
L’appello dell’autore materiale
Diversa la posizione di Samuele Battistella, 21 anni, di Mareno di Piave (Treviso), indicato come l’autore materiale del colpo mortale che causò la morte di Tominaga.
Battistella era stato condannato a 12 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale e lesioni aggravate, ma ha presentato ricorso in appello nella speranza di ottenere la cancellazione dell’aggravante dei futili motivi.
Un delitto che scosse la città
L’omicidio di Shimpei Tominaga aveva profondamente scosso la comunità udinese e suscitato ampia indignazione pubblica, anche per la brutalità e l’assurdità dell’episodio: l’imprenditore giapponese, ben conosciuto in città, era intervenuto solo per placare una lite e fu colpito da un pugno violento che si rivelò fatale.
Con le condanne ora divenute definitive per due degli imputati, il caso giudiziario si avvicina alla sua conclusione, mentre resta aperto il procedimento d’appello per il principale responsabile del delitto.
 
						 
				 
				