Nuova interruzione dal 29 settembre al Passo Monte Croce: la statale 52 bis chiusa dopo Timau

Chiusura del Passo Monte Croce Carnico fino a dicembre 2025 per ultimare la messa in sicurezza

27 settembre 2025 16:15
Nuova interruzione dal 29 settembre al Passo Monte Croce: la statale 52 bis chiusa dopo Timau -
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TIMAU DI PALUZZA (UDINE)Nuova interruzione per il Passo di Monte Croce Carnico, con una chiusura programmata che durerà diversi mesi e interesserà uno dei collegamenti più rilevanti verso il confine austriaco.

L’intervento include un monitoraggio costante e l’installazione di un sistema di segnalazioni luminose e cartelli dedicati, visibili anche in condizioni meteo avverse.

Chiusura totale della Statale 52 bis dal 29 settembre al 31 dicembre 2025

Dal 29 settembre la statale 52 bis sarà nuovamente interdetta alla circolazione nel tratto successivo a Timau di Paluzza.

La sospensione durerà fino al 31 dicembre 2025 e riguarda ogni tipo di transito, inclusi pedoni e mezzi pesanti. Come spiegato dall’assessore regionale Cristina Amirante, la decisione è stata presa «per garantire la piena sicurezza dell’asse viario e dei cittadini».

Completamento della messa in sicurezza dopo la frana del 2023

L’interruzione si rende necessaria per completare l’ultima fase delle opere di messa in sicurezza avviate dopo la frana del dicembre 2023. La parte più delicata riguarda il prolungamento della galleria paramassi in corrispondenza del tornante 12, uno dei tratti più esposti del percorso. Contestualmente sarà demolita e ricostruita l’intera sede stradale, così da restituire piena solidità a un’arteria strategica per l’Alto Friuli.

Riapertura al traffico stimata per fine anno

La riapertura al traffico è prevista entro la conclusione del 2025, salvo imprevisti dovuti a condizioni meteo o esigenze tecniche. Si tratta di un cantiere in alta quota, dove l’operatività deve tener conto delle difficoltà ambientali e della necessità di mantenere i più elevati livelli di sicurezza.

Il cronoprogramma definito mira a ripristinare il collegamento transfrontaliero entro i termini stabiliti, riducendo quanto possibile le ripercussioni su chi utilizza quotidianamente questa arteria per motivi di lavoro, trasporto merci o spostamenti turistici.

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