“L’enigma sospeso”: a Passons le grafiche di De Chirico e Campigli tra sogno e realtà
A Passons il 31 ottobre il vernissage della mostra “L’enigma sospeso” con grafiche di De Chirico e Campigli, visitabile fino all’11 novembre.
PASSONS (UD) – Due grandi protagonisti dell’arte italiana del Novecento, Giorgio de Chirico e Massimo Campigli, tornano a dialogare tra loro nella mostra “L’enigma sospeso: Campigli, De Chirico – la ricerca oltre la realtà”, allestita nelle sale espositive di via Villalta 2 a Passons.
L’esposizione, promossa dall’associazione All’Ombra del Campanile Aps con il patrocinio del Comune di Pasian di Prato, sarà inaugurata venerdì 31 ottobre alle ore 18 e rimarrà aperta al pubblico fino all’11 novembre, con ingresso libero.
Un percorso tra due maestri della modernità
Curata da Didier Zompicchiatti e Davide Zampis, la mostra propone un affascinante itinerario tra le opere grafiche dei due artisti, offrendo ai visitatori la possibilità di riscoprire la loro visione poetica e metafisica dell’esistenza.
Attraverso una selezione di incisioni e litografie, l’allestimento accompagna il pubblico in un viaggio oltre il visibile, dove la pittura si fa strumento di introspezione e rivelazione del mistero.
De Chirico: l’enigma della realtà sospesa
Come spiega Zompicchiatti, la lezione artistica di Giorgio de Chirico resta di straordinaria attualità per il suo impatto universale e la forza evocativa. La sua pittura, tesa a indagare l’inquietudine e il mistero del reale, porta il visitatore in un mondo dove “la luce crea ombre lunghissime, il cielo si tinge di colori innaturali e la prospettiva appare deformata”.
Le piazze silenziose, le statue, i manichini e i treni in corsa lontana diventano simboli dell’inconscio, strumenti attraverso i quali l’artista esplora il senso dell’attesa e dell’enigma.
Nelle opere esposte a Passons emerge con forza la dimensione onirica e sospesa tipica della sua pittura metafisica: un mondo dove il tempo si ferma e la realtà si trasforma in una rappresentazione poetica e surreale.
Campigli: l’armonia arcaica e l’archetipo femminile
Accanto a De Chirico, la mostra propone una selezione di grafiche di Massimo Campigli, altro protagonista della cultura artistica europea del Novecento.
Campigli, affascinato dall’arte etrusca e dai motivi arcaici, reinterpretò in chiave personale le forme dell’antichità, fondendo classicità e modernità in un linguaggio di grande equilibrio e purezza formale.
Le sue celebri figure femminili, racchiuse in sagome primitive e geometriche, sono meditazioni sull’archetipo femminile e sul ruolo della donna come simbolo di origine e mistero.
Come ricordano i curatori, Campigli e De Chirico condivisero non solo l’interesse per l’arte antica e la frequentazione della scena parigina, ma anche esperienze comuni, come la collaborazione nel 1933 al Palazzo dell’Arte di Milano per la decorazione parietale.
Un invito alla contemplazione
“L’enigma sospeso” si presenta come un viaggio dentro la dimensione del sogno e della memoria, dove le opere dei due maestri dialogano tra loro, restituendo un senso di sospensione e profondità che invita alla riflessione.
L’esposizione sarà visitabile il giovedì e il venerdì dalle 16 alle 19, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19, e lunedì 10 e martedì 11 novembre dalle 16 alle 19.
Un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’arte e della pittura metafisica, che potranno immergersi in un percorso espositivo capace di coniugare bellezza, introspezione e ricerca artistica in uno dei luoghi più vitali della cultura friulana.