Musica e cinema si incontrano: Primavera arriva al Visionario e a Cinemazero

Primavera, esordio cinematografico di Damiano Michieletto, presentato al Visionario di Udine e a Cinemazero di Pordenone.

25 dicembre 2025 12:35
Musica e cinema si incontrano: Primavera arriva al Visionario e a Cinemazero -
Condividi

PORDENONE / UDINEDomenica 28 dicembre sarà una giornata speciale per il pubblico del Friuli Venezia Giulia, dedicata a Primavera, il nuovo film di Damiano Michieletto, che segna il suo esordio nella regia cinematografica. Il regista incontrerà gli spettatori insieme alla produttrice Francesca Cima in due appuntamenti distinti: alle ore 11.00 al Visionario di Udine e alle ore 16.15 a Cinemazero di Pordenone, accompagnando la presentazione del film e dialogando con il pubblico.

Un’introduzione musicale a Cinemazero

L’appuntamento di Pordenone sarà arricchito da un momento speciale: prima della proiezione, grazie alla collaborazione con SiNota Cultura e Musica, il film sarà introdotto dalle note dell’opera del celebre “prete rosso”, eseguite dal Quartetto d’archi Primavera. A esibirsi saranno Cinzia Jin Yuxuan e Assuera De Vido ai violini, Jessica Orlandi alla viola e Marco Anese al violoncello, creando un ponte diretto tra cinema e musica.

Un’opera intensa tra storia ed emozioni

Con Primavera, Michieletto firma un’opera intensa e rigorosa, un racconto solido e profondamente emotivo che pone al centro la musica come strumento di emancipazione, conoscenza e salvezza. Il film riesce a coniugare una forte potenza narrativa con un’attenta precisione storica, restituendo allo spettatore un affresco vivo e vibrante della Venezia dei primi anni del Settecento.

La vicenda è ambientata all’Ospedale della Pietà, il più grande orfanotrofio della città, ma anche una straordinaria istituzione musicale che avviava le orfane più dotate allo studio della musica. La sua orchestra, composta esclusivamente da giovani donne, era tra le più apprezzate d’Europa e attirava mecenati e viaggiatori da ogni parte del continente.

Cecilia, la musica e il desiderio di libertà

Protagonista del film è Cecilia, vent’anni, violinista di talento che vive da sempre alla Pietà. La musica ha spalancato per lei orizzonti interiori immensi, ma non le ha concesso la libertà: le sue esibizioni avvengono solo all’interno dell’orfanotrofio, dietro una grata che la separa dal pubblico, selezionato e privilegiato. Il suo destino sembra già scritto, confinato tra quelle mura, fino a quando un improvviso e inatteso vento di primavera inizia a incrinare certezze e abitudini.

Il punto di svolta arriva con l’ingresso di un nuovo insegnante di violino, destinato a lasciare un segno profondo nella vita di Cecilia e nella storia della musica: Antonio Vivaldi.

Le parole di Michieletto

Come racconta lo stesso Damiano Michieletto, Primavera nasce da un’intuizione intima e personale: più che un romanzo, il film è pensato come un lungo monologo interiore, una lettera di Cecilia alla madre mai conosciuta. Insieme alla sceneggiatrice Ludovica Rampoldi, il regista ha costruito una struttura che dà forma soprattutto a una sensazione e a una relazione, affidando lo sguardo e la narrazione interamente alla protagonista, che non ha mai lasciato l’orfanotrofio.

Prevendite e informazioni

Le prevendite sono attive online sui siti ufficiali di Cinemazero e del Visionario. Gli incontri del 28 dicembre rappresentano un’occasione unica per scoprire da vicino un’opera che unisce cinema, musica e storia, e per dialogare con gli autori di un film destinato a lasciare il segno.

Segui Prima Udine