Tragedia Natisone, 60 testimoni in aula: presente l'assessore Riccardi, 4 indagati per omicidio colposo

Prima udienza per la tragedia del Natisone: oltre 60 testimoni chiamati, imputati un infermiere Sores e tre vigili del fuoco.

31 ottobre 2025 16:01
Tragedia Natisone, 60 testimoni in aula: presente l'assessore Riccardi, 4 indagati per omicidio colposo -
Condividi

UDINE – È fissata la prima udienza per il procedimento relativo alla tragedia del Natisone, con la chiamata di oltre sessanta testimoni tra operatori, responsabili e figure istituzionali. Tra questi è previsto anche l’assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi.

Testimoni e figure coinvolte

Tra i testimoni depositati dalla difesa figurano membri della Sala Operativa Regionale Emergenza Sanitaria (Sores) e dell’elisoccorso, compreso il medico anestesista a capo di entrambe le strutture. L’obiettivo della difesa è dimostrare che i protocolli operativi erano stati rispettati, senza ritardi o omissioni da parte del personale Sores.

Operatori, vigili del fuoco e soccorritori

Il Procuratore Massimo Lia e il sostituto Letizia Puppa hanno richiesto di sentire in aula operatori del numero unico di emergenza, testimoni oculari della tragedia, i membri della squadra dei Vigili del Fuoco intervenuta e l’equipaggio dei due elicotteri – Drago e Doppio India. Saranno inoltre ascoltati carabinieri, tecnici del soccorso alpino e ingegneri idraulici per approfondire i fenomeni di piena del fiume Natisone.

Imputati e udienze

Sono imputati per omicidio colposo un infermiere Sores e tre vigili del fuoco. Tutti e quattro i legali hanno chiesto il rito immediato, saltando l’udienza preliminare, ma le udienze si terranno in due fasi distinte: il 17 novembre comparirà l’infermiere davanti al giudice Qualizza, mentre i tre vigili del fuoco sono attesi il 2 dicembre davanti al giudice Faleschini Barnaba. I due procedimenti potrebbero poi essere riuniti.

Possibile coinvolgimento dei responsabili civili

Fra tre settimane, il legale delle famiglie richiederà al giudice di citare i responsabili civili, tra cui il Ministero dell’Interno per i vigili del fuoco e l’Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute per l’infermiere, con un possibile rinvio per consentire la costituzione in giudizio con i loro legali.

Segui Prima Udine