Scontri tra manifestanti ProPal e Forze dell'Ordine a Udine: 13 fermati e 2 in manette - FOTO e VIDEO
Udine, scontri per la partita Italia–Israele: 13 fermati, 2 arrestati e 3 indagati per invasione di campo. Oltre 3.000 agenti impegnati.

UDINE - In occasione dell'incontro di calcio valevole per le Qualificazioni Mondiali tra le Nazionali di Italia e Israele, in programma martedì 14 ottobre 2025, alle ore 20:45 presso lo Stadio Friuli, la Questura di Udine ha predisposto – anche in esito agli incontri preparatori tenuti in Prefettura – un imponente e articolato dispositivo di ordine e sicurezza pubblica con il concorso dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, di operatori delle Forze Speciali e della Polizia Locale.
Per i servizi di ordine e sicurezza pubblica svolti dall’11 al 15 ottobre sono stati impegnati un totale di circa 3.000 uomini, di cui 1.104 solo nella giornata della partita.

Corteo in centro città e scontri con le Forze dell’Ordine
In data 14 ottobre 2025 aveva inizio la manifestazione pro Palestina, con corteo che partiva da Piazza della Repubblica alle 18:30 circa.
Il corteo, cui si stima abbiano partecipato 8.000/9.000 manifestanti, seguiva regolarmente il percorso preavvisato, giungendo infine in Piazza 1° Maggio verso le 19:45.
Giunti in piazza, la maggior parte dei manifestanti si concentrava nell’area verde, mentre un gruppo composto da circa 200/300 persone cercava di oltrepassare il cordone del personale di Polizia antisommossa per dirigersi verso lo Stadio Friuli. Gli stessi venivano inizialmente allontanati senza uso della forza su Largo delle Grazie.
Il gruppo, tuttavia, al grido di “Stadio! Stadio!” e “Corteo! Corteo!” sfondava il cordone del servizio d’ordine; quindi, visto lo schieramento dei reparti inquadrati, tentava di aggirarlo e successivamente di forzare il blocco dei reparti antisommossa, attaccandoli con un massiccio lancio di oggetti e artifizi pirotecnici.
Raggiunti dapprima da personale di Polizia, poi da un idrante e successivamente da un secondo, i manifestanti venivano allontanati senza contatto fisico, unicamente con l’uso degli idranti e con il lancio di circa 150 lacrimogeni.

Feriti e arresti durante gli scontri
A causa degli incidenti, venivano feriti due giornalisti: il primo di RaiNews24, che riportava una ferita alla gamba causata da un sasso, e il secondo di Local Team, colpito al volto con una vasta ferita sotto l’occhio sinistro e ricoverato all’Ospedale di Udine.
Nel corso della manifestazione, a seguito delle condotte violente, venivano trasportate in Questura 15 persone (tutti cittadini comunitari, tra cui 9 uomini e 6 donne) ai quali veniva emesso il foglio di via da Udine.
Due venivano tratti in arresto:
Il primo uomo per danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, poi tradotto in carcere;
Il secondo per resistenza a pubblico ufficiale, assegnato agli arresti domiciliari.
Si registravano 11 feriti tra le Forze dell’Ordine:
6 poliziotti accompagnati al pronto soccorso di Udine (4 con prognosi lievi e 2 trattenuti in osservazione);
4 agenti recatisi autonomamente all’ospedale di Latisana per accertamenti;
Un Carabiniere medicato su strada per lievi escoriazioni.

Stadio Friuli blindato e controlli ad alta tecnologia
L’area circostante lo Stadio Friuli è stata soggetta a rigide restrizioni di traffico e sosta, con barriere di sicurezza “betafence” per garantire la massima tutela.
Rispetto all’anno precedente, il dispositivo è stato potenziato con tecnologie avanzate, come scanner sottoscocca per veicoli, scanner ai raggi X per i bagagli, metal detector e rilevatori di esplosivi portatili.
Nel corso dei servizi di bonifica e scorta delle squadre (durante gli allenamenti e il giorno della partita) sono stati impiegati:
239 operatori di Polizia,
390 uomini dei reparti antisommossa,
12 unità cinofile e 12 team artificieri,
14 squadre antiterrorismo della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri,
Un idrante e un elicottero della Polizia di Stato,
Personale sanitario della Polizia di Stato.

Denunce per invasione di campo durante la partita
Durante la partita non si sono registrate criticità rilevanti, grazie all’azione preventiva delle Forze dell’Ordine che hanno impedito ai manifestanti del corteo di avvicinarsi all’impianto sportivo.
Tuttavia, sono state segnalate circa 10 violazioni al regolamento d’uso dello stadio, in particolare per l’esposizione di bandiere della Palestina.
Tre persone – due uomini e una donna – sono state deferite in stato di libertà:
I due uomini per invasione di campo, prontamente bloccati dagli steward;
La donna per resistenza a pubblico ufficiale, dopo aver inveito contro gli agenti.

Sicurezza rafforzata negli hotel delle Nazionali
Per garantire la sicurezza delle squadre sportive, sono state predisposte vigilanza fissa e barriere di protezione nei due hotel di soggiorno.
Presso l’Hotel Friuli di Udine, che ospitava la nazionale israeliana, il perimetro è stato recintato con barriere “betafence”, mentre agli ingressi erano installati scanner ai raggi X e metal detector.
Durante la vigilanza sono stati impiegati:
185 operatori di Polizia,
11 team artificieri,
11 unità cinofile,
14 squadre antiterrorismo,
18 tiratori scelti,
440 uomini dei reparti antisommossa.
Parallelamente, presso l’Hotel Le Fucine di Buttrio, dove alloggiava la nazionale italiana, operavano:
107 operatori di Polizia,
11 team artificieri,
11 unità cinofile,
110 uomini dei reparti antisommossa.
Durante queste operazioni è stato predisposto anche un servizio di “pronto impiego” con due idranti della Polizia di Stato.

Bilancio finale e ringraziamenti
Nel complesso, le operazioni di ordine pubblico si sono svolte senza gravi criticità, grazie al pronto intervento dei reparti antisommossa che hanno allontanato i manifestanti evitando scontri diretti.
I danni registrati sono risultati lievi e limitati al patrimonio urbano.
La Questura di Udine ha espresso ringraziamento a tutto il personale impiegato e auguri di pronta guarigione ai feriti, appartenenti sia alle Forze dell’Ordine sia agli operatori dei media coinvolti negli incidenti.