Cantieri A4 Venezia–Trieste, infortuni quasi azzerati: numeri record nel 2025

Terza corsia A4 Venezia–Trieste modello nazionale: nel 2025 un solo infortunio lieve su oltre 71 mila uomini/giorno.

27 dicembre 2025 10:50
Cantieri A4 Venezia–Trieste, infortuni quasi azzerati: numeri record nel 2025 -
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A4 VENEZIA–TRIESTE – La sicurezza sul lavoro lungo la terza corsia dell’autostrada A4 Venezia–Trieste raggiunge livelli di eccellenza nazionale, diventando un punto di riferimento per l’intero settore delle costruzioni. I dati relativi al 2025 parlano chiaro: nei cantieri del Commissario per l’emergenza, gestiti dalla concessionaria Autostrade Alto Adriatico, è stato registrato un solo infortunio di lieve entità a fronte di oltre 71 mila uomini/giorno impiegati.

Numeri che segnano un record nel settore

Il dato assume un valore ancora più rilevante se inserito nel contesto nazionale. L’incidenza degli infortuni lungo la terza corsia A4 si attesta infatti allo 0,03%, una percentuale prossima allo zero e in netta controtendenza rispetto ai numeri diffusi dall’Inail. A livello nazionale, nel settore delle costruzioni, nei primi dieci mesi del 2025 si è registrato un aumento del 3% degli infortuni rispetto al 2023.

Una metodologia strutturata e costante

«Il risultato non è casuale – spiega Zorro Grattoni, consigliere delegato per la sicurezza di Autostrade Alto Adriatico – ma è il frutto di una metodologia di controllo sistematica, basata su un ritmo costante di verifica e supervisione sul campo».

Un lavoro portato avanti dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione e dal suo team, quotidianamente impegnati nei cantieri più complessi dell’intero tracciato: dalla costruzione del tratto Alvisopoli–Portogruaro, oggi completato, al rifacimento dei dieci cavalcavia tra Portogruaro e San Donà, fino alla realizzazione delle aree di sosta per i mezzi pesanti di Fratta Nord e Sud e all’allargamento del casello di Portogruaro.

Controlli, coordinamento e prevenzione continua

Determinante è stato il confronto costante con le 77 imprese esecutrici coinvolte nei lavori. A questo si è aggiunta la presenza continua dei tecnici di Autostrade Alto Adriatico all’interno dei cantieri, con l’obiettivo di garantire l’applicazione rigorosa delle procedure e il controllo preventivo di tutti i piani operativi di sicurezza.

Nel dettaglio, l’attività svolta nel 2025 ha prodotto numeri significativi:

  • 125 verbali di riunioni di coordinamento, con una media di tre incontri a settimana

  • 475 verbali di sopralluogo, effettuati in orario diurno e notturno, nei giorni feriali e festivi

  • 350 piani operativi di sicurezza verificati e approvati, circa sette a settimana

Zero sanzioni alle imprese esecutrici

Altro elemento di rilievo è l’assenza totale di sanzioni alle imprese coinvolte. Durante le visite ispettive dello Spisal, non è stato infatti emesso alcun provvedimento nei confronti delle 77 aziende esecutrici. Un risultato che conferma l’efficacia delle azioni preventive e correttive messe in atto dal coordinamento della sicurezza.

Un nuovo standard per i grandi cantieri

«La sicurezza sui cantieri – conclude Grattoni – rappresenta una priorità strategica per Autostrade Alto Adriatico. Operiamo in un settore ad alto rischio, che a livello nazionale mostra ancora criticità importanti. L’impegno delle nostre risorse umane e tecniche è stato massiccio e l’attività incessante di pianificazione e verifica ci ha permesso di anticipare i rischi prima che si manifestino».

Il risultato raggiunto lungo la terza corsia A4 fissa un nuovo punto di riferimento per i grandi cantieri infrastrutturali italiani, definendo uno standard di eccellenza operativa e di sicurezza destinato a fare scuola nel settore delle costruzioni.

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