Esordio trionfale per “The Journey”: il documentario musicale al Cinema Visionario
Gli applausi scroscianti hanno accolto ieri sera la prima proiezione di “The Journey” al Cinema Visionario di Udine. Il film, prodotto dal Conservatorio Tomadini in occasione del suo centenario, ha commosso il pubblico con una narrazione che fonde musica ed emozioni. Scritto e diretto dal talentuoso musicista argentino Jorge Andrés Bosso, il documentario ha visto la prima esecuzione del “Quintetto per pianoforte e archi The Journey”. Sul palco, i brillanti artisti Alessandro Tenaglia al pianoforte, Francesca Monego e Hanna Schmidt al violino, insieme al violista Francesco Lovato, hanno dato vita alla composizione, trasmettendo la profondità e la passione dell’opera.
Un connubio tra musica e storia
Accanto a Bosso, il pubblico ha potuto ascoltare le parole del direttore del Conservatorio Tomadini, Beppino Delle Vedove, che ha illustrato come questa produzione si inserisca nel vasto panorama di attività dei laboratori orchestrali della scuola. Delle Vedove ha sottolineato l’onore di contribuire alla prima assoluta del brano, registrato nella suggestiva Chiesetta di San Martino di Artegna. Questa location storica e architettonica ha aggiunto un’atmosfera visiva e sonora unica alla composizione, creando un legame intimo tra la musica e il territorio friulano.
L’ispirazione dietro “The Journey”
Bosso ha spiegato che il suo brano trae ispirazione dalle lettere scambiate tra i fratelli Van Gogh, con particolare riferimento alle parole di Vincent Van Gogh al fratello Theo. Le note del Quintetto sono permeate dalla poesia della poetessa inglese Christina Rossetti, citata nella corrispondenza tra i due artisti, e si intrecciano con il desiderio di vita e arte che ha caratterizzato la vita di Van Gogh. “The Journey” è per Bosso una composizione che cattura momenti intimi e profondi, trasformando la musica in un’esplorazione e narrazione dell’esperienza dell’autore.
Un’esecuzione speciale in un luogo suggestivo
La presentazione di “The Journey” non è stata solo un concerto, ma un viaggio attraverso la musica, la storia e l’emozione. L’esecuzione si è svolta nella suggestiva Chiesetta di San Martino, arricchita dall’incanto degli affreschi di Gian Paolo Thanner che hanno incorniciato la performance. Il documentario è stato curato da Marco Falanga e Beatrice Demori, con il mixaggio e il mastering audio affidati a Luca Zanon.
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