Sono 3 le persone che oggi sono rimaste vittima di arresto cardiocircolatorio e che sono state rianimate, inizialmente con la guida al telefono degli infermieri della Struttura operativa regionale emergenza sanitaria del Friuli Venezia Giulia (Sores) e quindi dagli equipaggi sanitari delle ambulanze e delle automediche inviate sul posto.
Questa mattina intorno alle 8:30, il primo caso a Tolmezzo. Un uomo di 75 anni che stava camminando in strada è stato colto da infarto e il suo cuore poi ha smesso di battere.
Dopo una chiamata al Nue112, gli infermieri della Sores hanno guidato al telefono le persone che si trovavano con lui in quel momento nelle manovre di rianimazione cardiopolmonare fino all’arrivo dell’equipaggio di un’ambulanza giunta da Tolmezzo che ha continuato l’attività di rianimazione.
L’uomo è stato trasportato prima in ospedale a Tolmezzo, quindi all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, in codice rosso.
Il secondo caso si è verificato a Duino Aurisina, in abitazione. Vittima un cinquantenne colto da infarto in casa.
Anche in questo caso è stato fondamentale l’intervento guidato al telefono da parte degli infermieri della Sores che, contemporaneamente, hanno inviato a sirene sul posto l’ambulanza proveniente dalla vicina Monfalcone e l’automedica da Trieste.
L’uomo è stato trasportato poi in ospedale per tutte le cure del caso, in codice rosso.
Il terzo caso sempre a Trieste. Un uomo di circa 70 anni di età è stato colto da un infarto in un garage e poi il suo cuore ha smesso di battere. È stato rianimato dalle persone che si trovavano in quel momento con lui con la fondamentale guida dell’infermiere della Sores al telefono, fino all’arrivo dei mezzi sanitari inviati da Trieste (automedica e ambulanza) che lo hanno poi trasportato d’urgenza all’ospedale di Cattinara.
Nei casi di arresto cardiocircolatorio è fondamentale la tempestività. Gli infermieri della Sores guidano la persona al telefono nelle manovre di rianimazione anche quando si tratta di persone inesperte, grazie alla loro formazione e alla loro esperienza. La collaborazione con l’infermiere della sala operativa è fondamentale per chiunque si trovi a dover soccorrere una persona colta da arresto cardiocircolatorio, anche in assenza di un defibrillatore.
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