Ritrovamento ordigno bellico a Trieste: bonifica e brillamento in mare aperto

Si trattava di una bomba di fabbricazione statunitense risalente alla Seconda Guerra Mondiale

18 ottobre 2025 16:47
Ritrovamento ordigno bellico a Trieste: bonifica e brillamento in mare aperto -
Condividi

TRIESTE – L’intervento odierno, 18 ottobre, di bonifica e brillamento ha preso avvio dopo il ritrovamento dell’ordigno bellico lo scorso 18 settembre tra il Molo V e il Molo VI, nei pressi della stazione ferroviaria di Porto Franco Nuovo, Trieste.

La Prefettura ha guidato tutte le fasi dell’operazione, assicurando un raccordo efficace tra istituzioni e reparti tecnici. La Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Trieste ha supportato l’intervento con personale operativo a terra e in mare, garantendo protezione alla navigazione e alle aree portuali.

Il disinnesco dell'ordigno

Il III Reggimento Guastatori di Udine ha curato la neutralizzazione dell’ordigno, adottando procedure altamente specialistiche. Dopo la messa in sicurezza iniziale, le azioni di rimorchio sono state sostenute da mezzi della Guardia Costiera, Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza. La sinergia tra i corpi istituzionali ha permesso di operare in pieno controllo dell’area.

Limitazioni temporanee

Durante le attività, la Guardia Costiera ha verificato il rispetto delle interdizioni previste in questi casi per ragioni di sicurezza della cittadinanza. È stato impedito l’accesso a natanti, pescatori e attività subacquee nelle zone interessate, evitando così qualsiasi rischio per operatori e cittadini.

Brillamento in mare aperto

L’ordigno, identificato come bomba d’aereo di fabbricazione statunitense risalente alla Seconda Guerra Mondiale, conteneva circa 120 chili di esplosivo. Dopo l’intervento di neutralizzazione, il reperto è stato rimorchiato fino a una distanza di circa cinque miglia dalla costa e fatto brillare in un’area prestabilita di sicurezza.

Segui Prima Udine