A Udine, martedì 16 maggio, nel tardo pomeriggio, si è verificato un episodio di violenza che ha visto coinvolto un uomo di quaranta anni residente a Lestizza. Stava tranquillamente camminando lungo via Aquileia quando è stato brutalmente attaccato da due sconosciuti che lo hanno spintonato a terra per derubarlo del portafogli.
La fuga dei malviventi e l’intervento delle forze dell’ordine
Non appena i due malintenzionati hanno messo le mani sul bottino, si sono dati alla fuga. Tuttavia, la loro precipitosa corsa non è passata inosservata. Una pattuglia di carabinieri dell’Aliquota Primo Intervento (API), che stava effettuando i consueti controlli del territorio, si è trovata proprio nel posto giusto al momento giusto.
La cattura degli aggressori
I militari dell’Arma hanno prontamente inseguito i due sospettati e sono riusciti a bloccarli non troppo lontano dal luogo dell’aggressione, precisamente all’incrocio tra via Aquileia e via Giusti. Per i due malviventi è scattato l’arresto con l’accusa di rapina impropria.
La sorte degli aggressori e le condizioni della vittima
I due aggressori, entrambi afghani di 25 e 26 anni, sono stati successivamente condotti al carcere udinese di via Spalato. Non erano in possesso di documenti validi per il soggiorno in Italia. La vittima, nel frattempo, è stata soccorsa dal personale sanitario che l’ha condotta in ospedale per le medicazioni necessarie, avendo riportato lievi lesioni durante l’aggressione.
La restituzione del bottino e le prospettive legali
I carabinieri, grazie anche all’aiuto del personale della Questura, hanno recuperato il portafogli, ancora in possesso di uno dei due rapinatori, e l’hanno restituito al legittimo proprietario. La posizione legale dei due afghani sarà valutata nei prossimi giorni dalla Procura.
Il ruolo delle telecamere di sorveglianza
Parte della fuga dei due malviventi è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza installate nella zona di via Aquileia. Queste immagini potrebbero rivelarsi di fondamentale importanza per la ricostruzione dell’accaduto e per fornire ulteriori prove dell’azione criminale dei due aggressori.
Rapina impropria: il reato
La rapina impropria è un reato che si configura quando la violenza o la minaccia vengono esercitate non per sottrarre il bene, ma per mantenerne il possesso dopo averlo ottenuto in modo lecito o illecito. In questo caso, la violenza è stata usata per impedire che la vittima potesse recuperare il suo portafogli.
Le possibili conseguenze legali
Se i due aggressori saranno giudicati colpevoli di rapina impropria, dovranno affrontare severe pene previste dal codice penale italiano, che può includere un periodo di reclusione da due a sei anni, nonché pesanti multe.
Un messaggio di sicurezza
Incidenti come questo ricordano l’importanza della vigilanza e della consapevolezza delle proprie circostanze. E’ essenziale non solo per la propria sicurezza personale, ma anche per la sicurezza della comunità. La presenza attenta dei Carabinieri nell’area e la prontezza del loro intervento dimostrano l’importanza del loro ruolo nel mantenere la sicurezza pubblica e nel garantire che gli autori di atti criminali siano portati di fronte alla giustizia.
Rimani sempre aggiornato in tempo reale, iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram. Per segnalazioni 327 94 39 574