"Questo bagno è per i maschi": due ragazzi trans picchiati a Udine, caccia agli aggressori
Udine, aggressione a due giovani trans al parco Desio: caccia agli aggressori, rilievi delle telecamere e solidarietà delle associazioni.


UDINE – Una serata di festa al parco Ardito Desio si è trasformata in un episodio di violenza che ha coinvolto tre giovani e scosso la comunità. Dopo la conclusione della prima giornata del festival Fomo, dedicato ai ragazzi e alla creatività giovanile, due persone trans e una ragazza sono state vittime di un’aggressione all’interno dei servizi igienici pubblici dell’area.
Festival Fomo e servizi gender neutral
La manifestazione, da anni punto di riferimento per i giovani, quest’anno si è tenuta nella zona ovest di Udine, negli spazi di Officine Giovani. I servizi igienici del parco sono stati adibiti a utilizzo gender neutral, senza divisione di genere e con impianti di illuminazione fuori uso. In questo contesto, due ragazzi di 25 e 26 anni, già isolati durante il festival e intenti a diffondere musica a tutto volume, si sono avvicinati ai bagni poco dopo le 20.
L’aggressione nei bagni del parco
Nel momento in cui le due vittime sono entrate nei servizi, i due aggressori hanno contestato il loro accesso con motivazioni transfobiche e sono passati rapidamente alle violenze fisiche. Insulti e provocazioni sono sfociati in una colluttazione: uno dei giovani è stato colpito al volto, mentre l’altro ha ricevuto un calcio all’addome e si è visto strappare la maglietta. Una terza persona, una ragazza intervenuta per difendere i due, è stata spinta violentemente, riportando una contusione.
Intervento dei Carabinieri e indagini in corso
I giovani feriti si sono recati al pronto soccorso per le cure. Le indagini sono affidate ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Udine, che stanno analizzando i filmati delle telecamere installate all’esterno del parco, in particolare sulle vie d’uscita, per risalire agli autori dell’aggressione. Le testimonianze raccolte sembrano indirizzare l’attenzione verso soggetti già noti alle Forze dell’Ordine per episodi simili.
Reazione della comunità e sostegno delle associazioni
L’episodio ha suscitato una profonda reazione tra le realtà associative cittadine. MisMàs, Cas*Aupa e Arcigay hanno manifestato solidarietà alle vittime, attivando una rete di supporto psicologico e legale. Le associazioni sottolineano l’importanza di garantire luoghi sicuri e promuovere l’educazione al rispetto delle diversità per prevenire nuove forme di discriminazione e violenza.