UDINE. Nella tranquilla routine mattutina della scuola secondaria di primo grado Fermi, situata in via Pradamano a Udine, si è insinuato un preoccupante elemento di disturbo: una busta anonima contenente una polvere bianca, rinvenuta da una dipendente amministrativa. La scoperta è avvenuta mercoledì 8 novembre, proprio all’apertura dei cancelli, instillando un immediato allarme tra il personale.
La gestione dell’Emergenza
Il dirigente scolastico, prontamente intervenuto, ha provveduto a collocare la busta in un armadio della segreteria, considerato luogo sicuro, prima di allertare le forze dell’ordine. I carabinieri, giunti sul posto senza indugio, hanno avviato le prime indagini, mentre i vigili del fuoco del comando di Udine, insieme ai colleghi del Nucleo batteriologico chimico radioattivo di Venezia, hanno eseguito i primi accertamenti tecnici.
La risposta delle Autorità e le misure di sicurezza
La procedura di emergenza ha visto la partecipazione coordinata di diversi enti e forze dell’ordine. Due campioni della sostanza misteriosa sono stati inviati al laboratorio Nbcr di Venezia per gli analisi necessari a chiarire la natura del materiale rinvenuto.
La quarantena preventiva
In attesa dei risultati, la direzione ha adottato una misura di prevenzione estrema: la quarantena per le dodici persone venute in contatto con la busta. Tra questi, il dirigente e due membri dell’Arma dei Carabinieri. La quarantena si svolgerà all’interno della stessa istituzione, in un’area isolata dal normale flusso scolastico.
Continuità didattica nonostante l’allerta
Nonostante l’episodio, le attività didattiche hanno proseguito senza interruzioni. L’area interessata dall’accaduto e quella didattica sono ben separate, garantendo così la sicurezza degli studenti e del personale docente.
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